volevo sapere… quando viene creato un nuovo algoritmo per software come e dove va registrato? se va registrato… (intendo come diritto d’utore, come brevetto di invenzione internazionale, come brevetto di utilita’ internazionale ecc.) Grazie

Premetto
che si tratta di argomento di carattere essenzialmente giuridico e che
quindi posso solo dare qualche idea superficiale su un argomento decisamente
complesso. Mi scuso inoltre anticipatamente per un uso della terminologia
legale approssimativo derivante dalla mia scarsa conoscenza della materia.

Innanzitutto
è bene tenere conto del fatto che la legislazione sulla tutela
dei prodotti di ingengno è diversa da paese a paese. In particolare,
ad esempio, mentre negli Stati Uniti è possibile brevettare un
algoritmo (come ad esempio è stato fatto per l’algoritmo di crittografia
RSA) in molti paesi europei, inclusa l’Italia, non è possibile
brevettare le “idee” ma solo le loro realizzazioni; in questo senso sarebbe
possibile solo brevettare il programma che implementa un particolare algoritmo
e non l’agoritmo stesso. In generale ad esempio il funzionamento del “copyright”
statunitense è diverso dal “diritto di autore” italiano anche se
in molti testi ed articoli i due termini sono spesso usati indifferentemente.

In sostanza
per “proteggere” un prodotto software si possono seguire due vie: il diritto
di autore ed il brevetto.

Il diritto
di autore, nato per proteggere opere di espressione artistica, è
stato recentemente esteso anche al software in generale. Ha il vantaggio
di non richiedere registrazioni formali e quindi di essere applicabile
a tutti i programmi in modo semplice e gratuito; tuttavia esso tutela
esplicitamente solo la “riproduzione” di un programma e non i suoi contenuti.
Ciò può essere adeguato per proteggere programmi di larga
diffusione, mentre si presta male alla tutela di programmi specializzati
realizzati in pochi esemplari, in quanto in questi casi ciò che
si vuole tutelare non è tanto la duplicazione del programma quanto
le soluzioni tecniche e le “invenzioni” in esso contenute.

Il brevetto
richiede che l’opera protetta risponda a precisi requisiti di contenuto
inventivo e di “industrialità”, e di fatto comporta pratiche piuttosto
complesse. Esso protegge anche le soluzioni tecniche e le “idee” contenute
nel programma, tuttavia la legislazione corrente esclude esplicitamente
la brevettabilità di generici programmi, ma solo eventualmente
programmi che siano parte integrante di prodotti di tipo industriale.
Questa limitazione è in fase di superamento in quanto, ad esempio,
l’ufficio brevetti Europeo consente la brevettabilità anche di
programmi generici quando in essi sia contenuta la soluzione di un problema
tecnico specifico.

Per concludere
mi sembra corretto riportare anche una posizione che si va diffondendo
soprattutto nel mondo del “free software” che cerca di contrastare la
brevettabiltà degli algoritmi che già esiste negli USA e
che si sta cercando di introdurre anche in Europa.

I sostenitori
del “software libero” ritengono la brevettabilità degli algoritmi
un elemento assai pericoloso per lo sviluppo della scienza informatica
in generale e per la diffusione di idee nuove espresse sotto forma di
sofware. Essi sostengono con qualche ragione l’equivalenza fra l’invenzione
di un algoritmo ed una scoperta scientifica o la formulazione di un nuovo
teorema. L’algoritmo, al pari della scoperta scientifica, rappresenta
un avanzamento nella conoscenza umana che non può essere brevettato
restringendone cosí l’uso solo al titolare del brevetto. Ad esempio,
per assurdo, se si potesse brevettare il teorema dei triangoli rettangoli,
nessuno potrebbe calcolare una ipotenusa senza pagare i diritti agli eredi
di Pitagora.

Riferimenti

-Un compendio
assai completo dello stato attuale della tutela del software.

-Un articolo
con gli stessi argomenti trattati in forma più sintetica.

Il movimento
per il software libero viene guidato dalla “Free
Software Foundation
” e molti documenti in italiano sono reperibili
a cura di vari gruppi di utenti Linux:

http://didattica.swlibero.org/lavori/antologia-didattica/a2dida14.html
,
http://napoli.linux.it/articolo_3.html,
http://no-patents.prosa.it/brevetti/.