Salve vorrei sapere a grandi linee cos’è la traspirazione nelle piante, a cosa serve? Quando e perchè avviene? Si può considerare come un adattamento o si tratta solo di respirazione nelle piante? Un saluti a tutti, Ele.

Nei vegetali terrestri l’acqua assicura il turgore cellulare e ha un’importanza vitale per il bilancio idrico e per il nutrimento della pianta. Quando l’acqua è insufficiente interviene l’appassimento, che protratto nel tempo porta all’avvizzimento e quindi alla morte della pianta.

Per quanto riguarda gli elementi nutritivi, ogni pianta deve assorbire dal suolo un volume di acqua notevole, per soddisfare le sue esigenze in macro (N, P, K, S, Ca, Mg, Fe) e micro elementi (B, Mn, Cu, Zn, I).

In complesso il ciclo dell’acqua nella pianta ha tre fasi: l’assorbimento radicale,
la circolazione della linfa,
la traspirazione.

La traspirazione, cioè l’evaporazione dell’acqua a livello fogliare, provoca l’abbassamento di temperatura nelle foglie. Inoltre si genera un calo di pressione con conseguente richiamo di acqua, o meglio di linfa grezza, che dalle radici risale tramite i vasi del legno.

La traspirazione avviene per mezzo gli stomi, organi deputati agli scambi gassosi e che sono normalmente presenti nella faccia inferiore delle foglie. Attraverso di essi si ha assorbimento di CO2 ed emissione di O2, con contemporanea traspirazione, cioè evaporazione di H2O.

Negli ambienti particolarmente secchi, le piante mettono in atto tutta una serie di adattamenti che consentono lo scambio gassosso necessario per la fotosintesi, ma limitano al massimo la perdita di acqua.

Ad esempio in alcuni cactus gli stomi si raccolgono tutti in depressioni epidermiche sul cui fondo si trovano delle areole, che con la loro lanuggine limitano la perdita di umidità durante la traspirazione.

Le piante mediterranee sono sempreverdi, ma devono fare fronte ad una bassa disponibilità idrica estiva e difendersi dalla eccessiva traspirazione: per questi motivi le loro foglie sono piccole e tipicamente rigide, per la presenza di tessuti ad alta resistenza meccanica, detti “sclerenchimi”. Inoltre, la loro epidermide rivestita di materiali quali cutine e cere, che trattengono l’acqua all’interno e riflettono buona parte della luce incidente. E’ alla elevata riflessione della luce che si deve la caratteristica lucentezza delle foglie di molte mediterranee.

Le foglie aghiformi sono adattate sia al freddo sia alla siccità indotta dall’impossibilità di utilizzare l’acqua ghiacciata. Hanno uno spesso rivestimento ceroso esterno e gli stomi sono situati in una profonda infossatura che percorre tutta la lunghezza dell’ago.

http://www.torinoscienza.it/dossier/apri?obj_id=6502

da: http://www.ca.uky.edu/agripedia/glossary/agriart/transpir.gif