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III secolo
a.C.: Aristarco giunge alla teoria eliocentrica
Secondo
una attendibile testimonianza di Archimede, Aristarco di Samo (nato verso
il 310 a.C.) giunge per primo a ipotizzare una teoria eliocentrica nella
quale tutti i pianeti girano attorno al Sole, e il Sole gira attorno alla
Terra. Siamo molto vicini alla teoria eliocentrica attuale. Aristarco stesso
aveva compreso anche che in questo modo non aveva molta importanza se fosse
il Sole a girare attorno alla Terra oppure la Terra attorno al Sole, perché
le due ipotesi erano quasi equivalenti.
Inoltre Aristarco comprese che se
fosse stata la Terra a girare attorno al Sole, di conseguenza le stelle
avrebbero dovuto essere lontanissime. Infatti il fondo stellato, nel corso
dell'anno, non subisce variazioni di parallasse e quindi l'orbita
della Terra intorno al Sole doveva essere davvero minuscola rispetto alla
dimensione della sfera delle stelle fisse.
La teoria eliocentrica di Aristarco, che
era la naturale conseguenza delle concezioni di Eraclide Pontico,
non venne capita nell'antichità, e non ebbe quindi sviluppi.
Le geniali intuizioni di Aristarco non si fermavano
qui. Egli definì un metodo molto ingegnoso per misurare le distanze della
Luna e del Sole. Giunse a risultati molto inferiori alla realtà, ma non
a causa di errori teorici. In ogni caso questi risultati ebbero una notevole
utilità per cominciare a comprendere gli ordini di grandezza del sistema
solare.
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