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La Terra cilindrica di Anassimandro (610-546 a.C.)

Il fatto che a diverse latitudini le stelle visibili non sono le stesse portava a distruggere la concezione di una Terra piatta. Infatti, dall'Egitto erano chiaramente visibili delle stelle che non potevano assolutamente essere viste dalla Grecia e, viceversa, alcune stelle circumpolari (ad esempio dell'Orsa Maggiore) che non tramontavano mai in Grecia, tramontavano se venivano osservate dall'Egitto.   

Queste osservazioni portavano necessariamente a presupporre perlomeno una qualche curvatura della superficie terrestre.   

Anassimandro fu il primo ad immaginare che la terra fosse curva. Egli riteneva però che la sua curvatura andasse solo nella direzione nord-sud. La Terra aveva quindi una superficie cilindrica. 
Questa ipotesi, oltre a spiegare la differenza di visibilità delle stelle tra la Grecia e l'Egitto, era anche adatta a conservare l'antico mito secondo cui il regno dei morti si trova molto lontano verso occidente.   
 

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