Cosa è un conoide di falda?

Innanzi tutto voglio richiamare la risposta di fine dicembre riguardante i conoidi di deiezione.

http://www.vialattea.net/esperti/php/risposta.php?num=9673

Infatti, la geometria e in parte la genesi dei conoidi di falda non si discostano particolarmente da quelle dei conoidi di deiezione. Alcuni autori fanno grande distinzione, identificando i conoidi di falda come una tipologia di conoide di deiezione.

Per rispondere alla domanda è doveroso entrare nello specifico, e pertanto partiamo dal concetto di Detrito di falda. Ossia, accumulo di massi isolati caduti al piede di una scarpata rocciosa. Solitamente gli elementi che costituiscono il detrito sono poco arrotondati e di dimensioni variabili. Per intenderci, le dimensioni di un elemento possono variare dai diversi metri di diametro dei blocchi rocciosi precipitati dai versanti adiacenti, alle frazioni di millimetro in elementi fini argillosi portati dal dilavamento delle acque.
Il conoide di falda attribuisce alle caratteristiche del detrito di falda, la forma geometrica tipica del cono (donde il nome). Viene generato da movimenti franosi che coinvolgono coperture detritiche in senso lato, cioè quei depositi derivanti dal disfacimento meteorico e dalla frammentazione meccanica del substrato roccioso, in genere sono caratterizzati da una notevole estensione in senso longitudinale rispetto allo spessore del materiale coinvolto.

Trattandosi di depositi incoerenti con grado di cementazione basso o nullo, si presentano al limite della stabilità, estremamente poco compatti e quindi suscettibili a ulteriori fenomeni di dissesto.

Nell’ immagine è rappresentata una sovrapposizione di più conoidi di falda.