Vorrei sapere come funziona l’azione sbiancante dell’ossigeno.

Una macchia può essere ridotta ad un agglomerato di differenti sostanze organiche ed inorganiche più o meno organizzate in tessuti, granuli, grumi, omogenee o disomogenee.

Tali macchie permangono e sporcano gli indumenti quando sono insolubili in acqua ed interagiscono poco con i saponi e detergenti. Questi composti vengono inoltre assorbiti dalle fibre del tessuto e quindi sono anche meno esposte all’azione dissolvente del sapone.

I prodotti sbiancanti all’ossigenno funzionano tramite processi di ossidazione radicalici che rompono i legami molecolari delle sostanze producendo ossidi ed idrossidi e molecole di peso molecolare inferiore. In questo modo le molecole in origine insolubili in acqua e sapone vengono degratate ed asportate nel processo di lavaggio, essendop maggiormente solubili ed interagendo maggiormente con i saponi e detergenti. L’azione degradante avviene anche sulle fibre che pertanto rilasciano meglio le molecole di sporco assorbite.  Infatti se si utilizzasse sempre ed in grandi quantità un prodotto sbiancante si correrebbe il riscio di bucare il tessuto. L’effto globale è la rimozione dei microscopici residui su tutto il tessuto e quindi una pulizia generalizzata.

La stessa azione viene prodotta da candeggina che contiene ipoclorito di sodio, un sale che in soluzione ha una certa azione ossidante oltre che basica. In questo caso la basicità aiuta a disciogliere i composti organici sempre per distruzione di alcuni legami, solo che in questo caso la reazione non è radicalica ma si tratta di una idrolisi.

Inoltre nei detergenti viene messa una certa quantità di additivi fluorescenti che quando esposti al sole riemettono parte della luce assorbita a particolari frequenze d’onda coprendo con la loro intensità luminosa le deboli riflessioni di luce delle macchie (in genere gialline tenui).