Qual’è il motivo per cui la “Pila Daniell”, in pratica un accumulatore, visto il suo elevato contenuto energetico non trova applicazioni pratiche diffuse? Se la sola causa riguarda la resistenza interna, già da vari anni sono stati realizzati dei setti porosi o membrane chiamate PEM e utilizzati con ottimi risultati nelle Fuel Cells. Tra l’altro anche le stesse “Fuel Cells” utilizzate da circa 40 anni in campo militare con ottimi risultati fanno molta difficolta ad essere commercializzate. Personalmente ho molte difficoltà a credere che sia solo una questione di costi o problemi tecnici, perché in 40 anni i progressi sono grandi.

Il progresso scientifico
e’ tecnologico e’ un processo complesso nel quale entrano
in gioco molti fattori. Il primo fra tutti e’ la
disponibilita’ di uomini e fondi da dedicare allo
specifico settore.
Nel caso della ricerca tecnologica questa disponibilita’
e’ particolarmente evidente: basti guardare alla stasi
della ricerca nel caso degli accumulatori a secco che
c’era fino a pochi anni fa. Erano decenni in cui gli
unici accumulatori (=pile ricaricabili) erano quelli al
Nichel-Cadmio.
Le (poche) alternative che esistevano avevano dei costi
improponibilmente piu’ alti, con vantaggi non
proporzionati alla spesa. Non che mancassa una richiesta
di tecnologia migliore, che anzi c’era in molti settori,
ma mancava una certa “massa critica” di
richiesta di mercato che spingesse gli imprenditori ad
investire cospicuamente nella ricerca tecnologica in quel
campo: sono bastati pochi anni di una forte richiesta
(dovuta perlopiu’ alla telefonia cellulare) che adesso la
tecnologia ci propone soluzioni di gran lunga migliori
del Nichel-Cadmio ad un prezzo molto conveniente.

Per quanto riguarda la “Pila Daniell” ci
possono essere molti motivi che hanno spinto gli
imprenditori a non investirci sopra, primo fra tutti il
fatto che il suo piu’ diretto concorrente (e cioe’
l’accumulatore al piombo) ha quasi tutti i requisiti che
il mercato richiede: l’accumulatore al Piombo ha
un’efficienza piu’ alta di quella della Pila di Daniell
ed un costo contenuto. Ci sono certamente delle nicchie
di mercato che troverebbero giovamento da una tecnologia
piu’ evoluta, ma affinche’ questa si sviluppi e’
necessario che ci sia una forte richiesta di mercato.
Basti pensare che ancora oggi le
auto
elettriche

spesso sono equipaggiate con batterie al piombo e solo
ora iniziano a vedersi in giro auto elettriche con
batterie al Nichel-Cadmio o piu’ evolute.

Per quanto riguarda la diffusione delle Fuel Cells
occorre dire che uno dei problemi piu’ importanti e’
quello della temperatura di funzionamento ottimale che
spesso e’ di qualche centinaio di gradi.

Su quello che ne penso della tecnologia militare non mi
ripeto rispetto a quanto ho gia’ scritto nella risposta
sulla fusione fredda (
http://scuolaitalia.com/eureka/esperti/fis/fusfredda.htm)