In relazione alla Vs risposta alla domanda “Vorrei sapere come spiegare agli alunni il fatto che la banchisa polare, nonostante sia nell’oceano (acqua salata), è costituita da acqua dolce”, vorrei capire il motivo per cui quando l’acqua di mare inizia a congelare, gli ioni di sale non vengono compresi nel ghiaccio, e rimangono solubili nella parte solubile del mare.

Il fatto è che la densità dell’acqua si abbassa all’abbassarsi della
temperatura (a pressione atmosferica). Inoltre la solubilità dei sali
diminuisce alla diminuzione della temperatura. Questo porta a due fenomeni
strettamente correlati:

1. i sali si depositano negli strati più caldi.

2. l’acqua più fredda tende a salire in superfice e “galleggiare” su
strati più caldi.

Non si deve pensare ovviamente all’oceano artico ed antartico diviso
in settori; più semplicemente lo dobbiamo immaginare come una soluzione
in continuo movimento. Il passaggio di stato fra liquido e solido avviene
all’interfaccia Aria/Acqua, quindi in superfice. Avviene quindi che l’acqua
che sta gelando ha una quantità minore di sali rispetto alli strati sottostanti
e questo ciclo si ripete per tutte le infinite interfacce acqua/ghiaccio
che si vengono a creare dal momento che si è formata la prima pellicola
di ghiaccio superficiale. In pratica i sali tendono a “migrare” negli
strati inferiori, più caldi, e rendere quindi il ghiaccio della banchisa
più dolce. Attente analisi dimostrerebbero che in ogni caso il ghiaccio
polare contiene molti più sali di quello domestico prodotto nel congelatore.