Ho avuto occasione di sottopormi ad alcune sedute di kinesiologia applicata. Tale tecnica diagnostica ha un fondamento scientifico o no? Alla fine dei test il medico fisioterapista mi ha prescritto dei rimedi omeopatici. Devo fidarmi o devo essere scettico?

 George J. Goodheart, ideatore della kinesiologia applicata

La cosiddetta “kinesiologia applicata” è una tecnica diagnostica che si basa sulla valutazione della forza muscolare esercitata del paziente sottoposto a condizioni diverse. La tecnica venne ideata nel 1964 da George J. Goodheart Jr., un chiropratico di Detroit. Alla base della tecnica vi è la convinzione secondo la quale ogni disfunzione è accompagnata da una particolare debolezza muscolare. La kinesiologia applicata non deve essere confusa con la kinesiologia o biomeccanica che consiste nello studio scientifico del movimento corporeo. La kinesiologia applicata viene solitamente praticata da chiropratici, naturopati, omeopati e altri operatori sanitari alternativi.

In un sito Internet dedicato alla kinesiologia applicata si legge:

In base alla forza o alla debolezza di un determinato gruppo di muscoli il kinesiologo riconosce sia la causa del disturbo (a livello fisico, emotivo, nutrizionale od energetico) che la giusta correzione da eseguire per riportare la persona al suo stato di equilibrio. Sempre tramite il test muscolare, il kinesiologo può consigliare quali siano gli alimenti che possono essere assunti e quali quelli da evitare (in quanto fonte di intossicazione o di intolleranza alimentare)”.

Per la diagnosi delle intolleranze alimentari, delle deficienze nutrizionali e delle allergie, i kinesiologi fanno semplicemente tenere in mano al paziente delle fialette contenenti le diverse sostanze sospettate di essere all’origine del disturbo e sostengono che esse determinano una variazione della forza muscolare esercitata dal paziente. La valutazione della forza viene fatta soggettivamente dal kinesiologo, senza l’utilizzo di alcuno strumento di misura.

Dal punto di vista scientifico la kinesiologia applicata non ha il minimo fondamento. Non vi è infatti alcuna ragione scientificamente sensata che giustifichi le assunzioni teoriche dei kinesiologi. Inoltre sono stati da tempo condotti studi controllati che hanno dimostrato la totale inattendibilità delle diagnosi basate sui test muscolari. In uno studio, ad esempio, tre kinesiologi sottoposero a test muscolari undici pazienti. I responsi dei tre kinesiologi furono notevolmente diversi e le loro affermazioni relative a presunte deficienze nutrizionali non corrispondevano affatto ai risultati delle analisi del sangue condotte sui pazienti. Altri studi dimostrarono che non vi era alcuna differenza nella risposta muscolare quando ai pazienti veniva fatta tenere in mano una sostanza “reale” o un placebo. Altre ricerche condotte con la procedura in doppio cieco dimostrarono chiaramente che la risposta muscolare dei pazienti era assolutamente casuale. Emerse inoltre in modo evidente che le risposte muscolari dei pazienti dipendevano dal loro livello di suggestione. Se erano già convinti a priori che una certa sostanza producesse effetti negativi, i loro muscoli reagivano di conseguenza. In un altro studio vennero studiati sette pazienti che erano particolarmente sensibili al veleno di vespa. Ai pazienti vennero fatte tenere in mano sia fialette contenenti il veleno sia fialette contenenti una soluzione di acqua e sale, senza che i kinesiologi ne conoscessero preventivamente il contenuto. Se la kinesiologia applicata fosse una tecnica diagnostica valida, evidentemente le reazioni muscolari sarebbero dovute essere ben diverse per le due sostanze. Nel test condotto, i kinesiologi, esaminando le reazioni dei pazienti, furono assolutamente incapaci di stabilire se dentro le fialette vi era il veleno o la soluzione salina.

Nonostante le affermazioni dei kinesiologi e le diverse scuole di pensiero che li caratterizzano, non è quindi mai emersa alcuna dimostrazione dell’efficacia della loro tecnica diagnostica.

Per quanto riguarda la prescrizione di rimedi omeopatici da parte del kinesiologo, rimando il lettore a due mie precedenti risposte:

http://www.vialattea.net/esperti/php/risposta.php?num=2303
http://www.vialattea.net/esperti/php/risposta.php?num=8575

L’omeopatia non ha mai dimostrato di avere un’efficacia superiore al semplice effetto placebo ed è anch’essa completamente priva di ogni fondamento scientifico. Affidarsi alla kinesiologia per la diagnosi e all’omeopatia per la terapia è quindi doppiamente pericoloso.

Nota: per maggiori dettagli sulla kinesiologia applicata si veda il seguente articolo di Stephen Barrett (in inglese) e i riferimenti bibliografici in esso riportati:
http://www.quackwatch.org/01QuackeryRelatedTopics/Tests/ak.html