Gentile redazione, sulla contaminazione ambientale delle comuni batterie. Che tipo di inquinamento ci si aspetta a seconda del tipo(alkaline,litio,a bottone,a stilo). In termini quantitativi quanto inquina una singola batteria? Ovvero il materiale contaminante fuoriuscito da una singola batteria quanto è dannoso per l’uomo a seconda del tipo? Dmitros

Salve,

Comincio col dire che tutte le pile commerciali contengono metalli pesanti, composti altamente inquinanti. Da ciò si deduce che tutte le pile commerciali sono fonte di inquinamento. La singola pila, di qualunque natura sia, non avrebbe un contributo significativo, purtroppo ogni giorno vengono esaurite diversi milioni di batterie e quisto significa che si ha una fonte di inquinamento molto rilevante.

In questa immagine si vede una caratteristica pila alcalina

Polo positivo – Una sporgenza sulla testa della pila, che la distingue come parte positiva.

Rivestimento d’acciaio – Acciaio rivestito di nichel in forma di contenitore, in cui si trovano contenuti attivi, serve da collettore.

Rivestimento di PVC – Rivestimento di plastica su cui sono stampate informazioni sul tipo e grandezza della pila.

Separatore – Materiale poroso, non tessuto, fibroso, che separa gli elettrodi l’uno dall’altro, rinchiude l’elettrolita tra gli elettrodi.

Elettrolita – Soluzione di idrossido di potassio in acqua, che trasporta la corrente ionica all’interno della pila.

Catodo – Biossido di manganese e grafite, assimilano elettroni dal circuito esterno.

Anodo – Metallo di zinco sinterizzato, che serve da sorgente di elettroni.

Collettore di corrente anodica – Ottone rivestito di stagno che serve da percorso per gli elettroni dall’anodo al circuito esterno

Guarnizione di plastica – Disco di plastica colato ad iniezione che mantiene i componenti all’interno della cella e ristabilisce l’equilibramento della pressione in caso di uso improprio.

(Fonte: http://www.duracell.de/)

Le comuni tipologie di pile sono le seguenti:

Alcaline – Zinco Carbone – Nickel/Cadmio – Nickel MgH – Litio – Mercurio – Argento

Nei seguenti Link possono essere trovate tutte le informazioni riguardanti il contenuto delle varie tipologie di pila citate:

Alcaline: http://data.energizer.com/PDFs/alkalinecylindrical_psds.pdf

Zinco Carbone: http://data.energizer.com/PDFs/carbonzinc_psds.pdf

Nickel/cadmio: http://data.energizer.com/PDFs/nickelcadmium_psds.pdf

Nicke/MgH: http://data.energizer.com/PDFs/nickelmetalhydride_psds.pdf

Litio (bottone) : http://data.energizer.com/PDFs/lithiummangdioxide_psds.pdf  
Litio (stilo)      : http://data.energizer.com/PDFs/lithiummangdioxide_psds.pdf
Litio/FeS2      : http://data.energizer.com/PDFs/lithiummangdioxide_psds.pdf

Mercurio: http://data.energizer.com/PDFs/mercuricoxidezinc_psds.pdf

Argento (bottone): http://data.energizer.com/PDFs/silveroxidezinc_psds.pdf

Tralascio le batterie al piombo ed altri tipi speciali

Dai dati si può notare che i composti più tossici sono in quantità superiori al TLV che è il valore limite di esposizione agli agenti di rischio elaborato dalla American Conlerence of Governmental IndustriaI Hygienists (ACGIH) e al PEL PEL, Permissible exposure levels – che sono i valori di esposizione limite indicati dall’OSHA (l’Organizzazione governativa statunitense per la sicurezza sul lavoro) secondo la seguente definizione:

TLV (Threshold Limit Value)
Valore limite di soglia. Concentrazione di una sostanza aerodispersa al di sotto della quale si ritiene che la maggior parte dei lavoratori possa rimanere esposta ripetutamente giorno per giorno senza effetti negativi per la salute. I TLV vengono indicati annualmente dalla ACGIH (American Conference of Governmental Industrial Hygienists) e sono raccomandati anche dall’AIDII (Associazione Italiana degli Igienisti Industriali per l’igiene industriale e per l’ambiente). I TLV si suddividono in TLV-TWA, TLV-STEL e TLV-C. Questi limiti non costituiscono una linea di demarcazione netta fra concentrazione non pericolosa e pericolosa, nè un indice relativo di tossicità, ma servono come orientamento per la prevenzione dei rischi per la salute negli ambienti di lavoro.

TLV-STEL (Short Term Exposure Limit)
Valore limite di soglia per breve tempo di esposizione. Per i composti aerodispersi rappresenta la concentrazione media ponderata su un periodo di 15 minuti che non deve essere mai superata nella giornata lavorativa. Integra il TLV-TWA.

TLV-C (Ceiling)
Per i composti aerodispersi rappresenta la concentrazione che non deve mai essere superata in qualsiasi momento della giornata.

TLV-TWA (Time Weighted Average)
Per i composti aerodispersi la concentrazione media ponderata in una normale settimana lavorativa (8 ore per 5 giorni) per la quale si ritiene che la maggior parte dei lavoratori possa essere esposta ripetutamente senza che insorgano degli effetti negativi.

(fonte:www.nonsoloaria.com)

La dannosità del contaminante dipende da molti fattori e dalle modalità di contatto con lo stesso. Il mercurio ad esempio si fissa molto bene nei tessuti degli organismi acquatici. Il litio si fissa altrettanto bene nei tessuti del sistema nervoso (esistono medicinali a base di litio per forme lievi di depressione).

Si deve partire dalla considerazione che tutti i materiali delle pile sono fortemente tossici e possono produrre gravi danni all’ambiente e conseguentemente all’uomo.

Le batterie ricaricabili possono ridurre drasticamente, ma non annullare il problema.

Batterie a combustibile, che dovrebbero avere un alto rendimento, contengono comunque composti inquinanti.

Saluti

Giovanni Buti