Le viti in acciaio inox sono in inossidabile ferritico. Mi è sempre stato detto che sono tenere e quindi devono essere accoppiate con dado in materiale differente poiché gli inossidabili ferritici non sono temprabili. Mi sapreste dire se ciò corrisponde al vero ed in caso di risposta affermativa perché non sono temprabili?

In generale l'acciaio ferritico e più tenero dell'acciaio martensitico ed acciaio austenitico, inoltre non può essere temprato. La tempra non impartisce caratteristiche superiori di durezza, resilienza e tenacità all'acciaio ferritico che quindi resta più "morbido".

Il problema pratico citato risede nel fatto che utilizzando sia dadi che viti di acciaio ferritico, ad elevati carichi di trazione/accoppiamento dovuti alla torsione delle viti, gli elementi sia dei dadi che delle viti subiscono una deformazione permanente plastica. In termini tecnici si dice che la vite od il dado sono "spanati", ovvero ha perso interamente o parzialmente il filetto.  Ciò rende l'accoppiamento vite/dado inefficiente e quindi il serraggio non lavora più e non sopporta più i carichi per il quale è stato previsto.

L'utilizzo di un dado di materiale differente dall'acciaio ferritico risolve parzialmente questo problema perchè a deformarsi parzialmente è solo uno dei due filetti, quindi si ha una probabilità minore di deformare entrambi i filetti.

Questo problema dell'utilizzo di viti e dadi (bullone) in acciaio inox ferritico non temprato è maggiormente presente quando si vogliano progettare e costruire elementi anticorrosione.

Su segnalazione di un nostro lettore che ringrazio: il problema pratico viene risolto in molti casi, quando possibile con il sovradimensionamento delle viti, in modo che non si debba mai raggiungere la torsione massima oltre la quale le viti verrebbero spanate. Per poter controllare la forza di torsione si utilizzano degli speciali attrezzi dotati di dinamometro, che vengono tarati meccanicamente in modo da non superare la forza di torsione impostata.