l’umidità dell’aria aggrava il problema delle emissioni nocive di un gassificatore?

Il destino degli inquinanti immessi nell’atmosfera è determinato da parametri propri della sorgente, da quelli meteorologici (venti, stabilità atmosferica, radiazione solare..) ,geomorfologici e dai meccanismi di diluizione e trasformazione (lavaggio, adsorbimento, reazioni chimiche..).

L’umidità dell’aria, cioè la percentuale di vapor acqueo rispetto al livello di saturazione dell’aria, influisce sui parametri meteorologici (è alla base delle precipitazioni) e sui meccanismi di diluizione e trasformazione. 

Nelle vicinanze di un gassificatore può avvenire il fenomeno delle piogge acide, causate essenzialmente dagli ossidi di zolfo (SOx) e, in parte minore, dagli ossidi d’azoto (NOx). Queste due sostanze sono gli inquinanti tradizionali che derivano dalla termodistruzione e dal trattamento dei rifiuti.

Nel caso in cui questi gas entrino in contatto con l’acqua atmosferica, allora si originano degli acidi prima della deposizione. In presenza di acqua gli ossidi di zolfo originano l’acido solforico, mentre gli ossidi di azoto si trasformano in acido nitrico; di conseguenza queste sostanze causano un’acidificazione delle precipitazioni.Ma c’è da dire che, in una situazione di scarsa umidità, potrebbero altresì verificarsi deposizioni secche, ugualmente pericolose. L’azione degli acidi , che si formano direttamente in sospensione oppure al suolo, provoca molti danni all’ambiente e alla salute dell’uomo.

La pioggia però , in generale, favorisce la diluizione dell’inquinante nell’ambiente, attenuando gli effetti nocivi dovuti alla concentrazione dello stesso in una zona. Il fenomeno delle piogge acide non si ha in ogni situazione, dipende anche dall’area geografica.

La presenza di particolato può essere essa stessa causa della pioggia (si può avere anche a livelli di umidità discreti), poiché le particelle sospese possono fungere da nuclei di condensazione per le goccioline d’acqua nelle nubi.

In conclusione direi che l’umidità dell’aria non aggrava il problema delle emissioni nocive;  le città tipicamente umide, come quelle che sorgono sul mare, non sono più a rischio delle altre. La presenza di acqua allo stato gassoso nell’aria non incide né in negativo né in positivo sugli effetti degli inquinanti. Data la grande eterogeneità di queste sostanze non è da escludersi la possibiltà che avvengano reazioni agevolate dall’acqua, ma l’inquinamento secondario (quello cioè dovuto alle reazioni che hanno come reagenti le sostanze prodotte nell’inquinamento primario) è dovuto quasi esclusivamente alle radiazioni solari, che rompono legami formando pericolose specie radicaliche.