Gentile dr. Fuso cosa ne pensa delle tecniche di miglioramento visivo tipo Bates, de Angelis, ecc. propagandate per migliorare i disturbi visivi? Hanno fondamento scientifico o sono bufale pericolose per la salute? grazie.

Riguardo al metodo Bates, rispondo al lettore riportando un commento dell’amico ing. Andrea Ferrero che era riuscito qualche tempo fa, in modo sintetico ma esauriente, a delineare bene la natura di questa tecnica:

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Il metodo Bates nacque nel 1920, e già nel 1952 veniva stroncato da Martin Gardner nel capitolo 19 del suo celebre Nel nome della scienza (Fads and Fallacies in the Name of Science). All’epoca aveva conquistato personalità come Aldous Huxley e A. E. Van Vogt e veniva insegnato da diverse organizzazioni, poi cadde un po’ in disgrazia per ritornare in vigore alla fine del XX secolo, nel generale rifiorire delle medicine alternative.

Tralasciando le venature mistiche, i postulati chiave del metodo Bates, entrambi incompatibili con le attuali conoscenze anatomiche, sono due:

  • nell’occhio umano la messa a fuoco avverrebbe attraverso muscoli extra-oculari anziché attraverso il muscolo ciliare, interno all’occhio.
  • i difetti di vista sarebbero causati non da difetti nella forma o nella struttura dell’occhio, ma da un’errata azione dei muscoli extra-oculari (inesistenti) che regolano la messa a fuoco (la cosiddetta "teoria dell’accomodazione").

Di conseguenza sarebbe possibile curare, con esercizi opportuni, non soltanto i difetti di coordinamento nell’occhio (come nell’ortottica scientifica), ma tutti i difetti della vista: miopia, ipermetropia, presbiopia (che secondo Bates non avrebbe niente a che vedere con la vecchiaia), astigmatismo, e perfino cataratta, infezioni dell’occhio, degenerazione maculare e glaucoma.

Suppongo che una parte del successo del metodo Bates sia dovuta al fatto che nelle prime visite viene presentato come un suo risultato il beneficio (effettivo) che chi porta gli occhiali per tutto il giorno prova dopo esserli tolti e aver rilassato gli occhi per una mezz’ora, specialmente se la correzione delle lenti è eccessiva; inoltre certi esercizi da loro consigliati possono essere utili quando si legge o quando si lavora al monitor, mentre altri sono fin troppo ovvi (non passare troppo tempo davanti ai libri o alla TV).

Alcuni istituti propongono dei corsi di metodo Bates a pagamento che sfruttano un po’ questi meccanismi e un po’ l’autosuggestione, come i corsi di pirobazia.

Disgraziatamente, in 86 anni i seguaci del metodo Bates non hanno ancora trovato il tempo per dimostrare sperimentalmente le loro affermazioni.

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Il lettore fa anche riferimento a David de Angelis, autore del libro Come sono guarito dalla miopia, (Macroedizioni, 2008). Sul sito della casa editrice si leggono le seguenti note biografiche dell’autore:

David De Angelis, vive a Roma dove è nato nel 1969. Inizialmente orientato verso la carriera forense, si è laureato in Giurisprudenza presso l’Università "La Sapienza" di Roma

La vicinanza con ambienti accademici e la possibilità di consultare vaste biblioteche mediche gli hanno dato la possibilità di assecondare la sua passione per la conoscenza dei meccanismi che regolano lo sviluppo del corpo e l’integrazione psico-corporea, sulla scia delle tecniche di riabilitazione muscolare e le tecniche Bioenergetiche.

Sulla base della conoscenza maturata sulle dinamiche di lavoro muscolare David De Angelis ha colto l’importanza del lavoro sui muscoli estrinseci oculari, al fine di conservare e rieducare gli occhi verso una vista migliore

Anche qui, la possibilità di consultazione di studi scientifici di difficile reperibilità, gli ha permesso di scoprire l’importanza pratica del defocus retinico sul cambiamento dello stato refrattivo dell’occhio. Dopo innumerevoli ore di prove ed errori su se stesso, ha riscontrato l’indiscussa efficacia del potere del defocus retinico progressivo per la prevenzione e la progressiva riduzione dei difetti funzionali di refrazione.

Grazie a tale esperienza, supportata non solo da studi scientifici di riferimento sul defocus retinico ma anche sul suo personale successo nella cura e remissione totale del suo iniziale difetto di refrazione, De Angelis ha scritto "Come sono guarito dalla miopia", allo scopo di rendere pubblica la sua esperienza e di fornire le basi per un nuovo orientamento della Rieducazione visiva.

Si tratta quindi di autodidatta nel campo dell’oculistica che crede di aver fatto importanti scoperte. Tali presunte scoperte non hanno però mai ottenuto alcuna conferma scientifica.

Concludo quindi, invitando tutti coloro che hanno problemi di vista a diffidare di tutte le tecniche alternative che promettono guarigioni miracolose e a rivolgersi solo ad oculisti qualificati che abbiano una solida preparazione scientifica.