Come si esplica l’azione corrosiva di un acido? Cosa avviene a livello microscopico quando gli ioni H3O+ vengono a contatto, ad esempio, con un metallo o un tessuto biologico? Come fa l’acido a corroderli? E per le basi, a quali meccanismi è dovuta la loro causticità?

I meccanismi di corrosione di un acido (o anche di una base) dipendono in modo specifico dal substrato su cui la sostanza acida o basica agisce. 

Nel caso dei metalli si verifica normalmente una reazione di ossidoriduzione (detta anche reazione redox), in cui il metallo si ossida (cioè perde elettroni) mentre lo ione idronio, che origina dall’acido, si riduce acquistando elettroni e producendo idrogeno molecolare che si libera in forma gassosa; se M è il metallo che si ossida rilasciando n elettroni, abbiamo:

 M —-> M+n + ne–                           reazione di ossidazione

2H3O+ + 2e  —>  H2 + 2H2O      reazione di riduzione

Bilanciando le due reazioni su scritte in modo che il numero di elettroni rilasciati nella reazione di ossidazione sia il medesimo di quello utilizzato nella reazione di riduzione, si ha in totale:  

2M + 2nH3O+ —> 2M+n + 2nH2O + nH2

Gli ioni metallici M+n lasciano la superficie del metallo ed entrano in soluzione, oppure precipitano sotto forma di sali o come idrossidi, a seconda che l’attacco corrosivo sia stato acido oppure basico, e a seconda del valore del pH della soluzione corrosiva. 

Se sostituiamo M con un S (substrato biologico), il meccanismo è identico. La corrosione si manifesta visivamente come disclioglimento del materiale che quindi viene asportato per disolluzione dalla matrice. Per le basi il meccanismo è simile ma opposto, essendo soprattutto gli ioni OH- responsabili del fenomeno.