Rispondo brutalmente dicendo che in generale gli indirizzi IP assegnati per la connessione Internet sono di tipo dinamico, anche se esistono varie distinzioni, vediamo perché.
Gli indirizzi IP risultano essere una risorsa particolarmente scarsa, si consideri infatti che la rete Internet utilizza ancora indirizzi dello standard Ipv4, ossia indirizzi su 32 bit, meno di 4,3 miliardi di indirizzi, di cui molti riservati per attività particolari.
Ogni provider ha a sua disposizione una lista di indirizzi IP pubblici (ossia indirizzi visibili da tutti gli utenti della rete Internet) registrati a suo nome ed a sua disposizione. Ogni volta che un utente si connette mediante un provider questo gli assegna un indirizzo della propria lista.
Il problema sta nel fatto che il numero di indirizzi a disposizione di ogni provider è limitato è va gestito in modo che tutti gli utenti ne abbiano a disposizione uno al momento in cui si collegano, Il fornitore del servizio fa allora appello al fatto che difficilmente tutti gli utenti si connetteranno insieme, quindi riassegna di volta in volta lo stesso indirizzo ad utenti diversi, senonché per alcuni servizi o attività è necessario essere sicuri di avere sempre lo stesso indirizzo IP pubblico, ogni provider da allora la possibilità di avere degli indirizzi statici, ossia l’indirizzo in questione viene messo da parte per un preciso utente.
Le connessioni domestiche, non avendo particolari esigenze, utilizzano tipicamente un indirizzo dinamico, in “quanto meno costoso”, per sapere che tipo di indirizzo si ha a disposizione basta comunque fare riferimento al proprio contratto di fornitura del servizio.
Per visualizzare il proprio indirizzo IP pubblico è sufficiente in generale controllare i parametri di connessione durante la navigazione o visitare uno dei tantissimi siti che permettono di visualizzarlo gratuitamente, ad esempio attraverso il sito del TIX (Tuscany Internet eXchange).