Vorrei sapere se conoscete il libro “Le Bugie della Scienza” di Federico Di Trocchio [nel senso di imbrogli consapevoli degli Scienziati] e cosa ne pensate !

Le bugie della scienza. Perché e come gli scienziati imbrogliano è un libro che analizza moltissimi casi di scienza deviante. Episodi tratti dalla storia della scienza in cui i ricercatori, per vari motivi, o hanno preso solenni cantonate o hanno deliberatamente imbrogliato. Quello della scienza patologica (espressione coniata dal chimico-fisico Irving Langmuir) è un settore di ricerca epistemologico estremamente interessante. Esso consente infatti di comprendere le motivazioni psicologiche che possono indurre anche uno scienziato serio e competente a prendere abbagli o a barare volontariamente.
Dal punto di vista storico il libro di Di Trocchio, docente di Storia della Scienza presso l’Università di Lecce, è ben documentato e contiene moltissime informazioni utili, anche se a volte certe interpretazioni sono un po’ tendenziose. Non poche perplessità suscitano invece le considerazioni (puramente personali) che l’autore esprime nell’ultimo capitolo. La tesi di fondo è che tutti gli scienziati barano. Tesi che non sembra affatto sostenibile in termini generali. Inoltre Di Trocchio, a mio parere, non sottolinea abbastanza uno dei requisiti fondamentali che caratterizzano la scienza: la sua capacità di correggersi continuamente sottoponendo a costante verifica ogni sua affermazione. Gli stessi episodi di scienza patologica illustrati da Di Trocchio sono stati smascherati grazie ai potenti strumenti autocorrettivi di cui la scienza dispone.
Le perplessità suscitate dall’ultimo capitolo di Le bugie della scienza vengono purtroppo confermate dalla lettura di un secondo libro di Di Trocchio: Il genio incompreso. Uomini e idee che la scienza non ha capito. In questo secondo libro, l’autore esamina l’opera di molti ricercatori eterodossi che sono stati emarginati dalla comunità scientifica. L’autore difende a spada tratta questi geni incompresi accusando la comunità scientifica di chiusura mentale e ostracismo. In realtà moltissimi dei ricercatori difesi da Di Trocchio sono stati dei semplici cranks, ovvero sostenitori di teorie pseudoscientifiche prive di qualsiasi fondamento. Il presunto ostracismo manifestato dall’establishment scientifico è in realtà un filtro che rientra nei meccanismi di autocorrezione di cui parlavamo prima.

Per maggiori dettagli invito il lettore a leggere queste due recensioni:

Le bugie della scienza: http://www.cicap.org/articoli/at101783.htm

 Il genio incompreso: http://www.cicap.org/articoli/at100446.htm