So che la principale fonte di energia del nostro organismo sono gli zuccheri/carboidrati e che solo in mancanza di questi vengono bruciati i grassi. Inoltre so che i grassi assimilati, se non bruciati, vengono accumulati, con gli spiacevoli effetti che conosciamo… Ma gli zuccheri in eccesso che fine fanno? Vengono accumulati anch’essi o espulsi?

Gli zuccheri che entrano nell’organismo attraverso l’alimentazione vengono convertiti in glucosio che dal circolo sanguigno entra in cellula mediante l’azione dell’insulina, ormone in grado di abbassare il tasso di glucosio nel sangue.
Se non immediatamente utilizzati, gli zuccheri non vengono espulsi, ma accumulati sotto due forme di deposito: glicogeno e acidi grassi .
Il glicogeno è una molecola di riserva costituita da lunghe catene ramificate di glucosio. Lo si ritrova nei muscoli e nel fegato ed assume funzioni diverse in questi due distretti.
Nei muscoli è una riserva energetica di rapido utilizzo. Durante l’esercizio fisico intenso (anaerobico) i muscoli demoliscono il glicogeno convertendolo in glucosio libero per ottenere energia velocemente. Solo quando il glicogeno si esaurisce, l’organismo inizia ad utilizzare le riserve di grassi. E’ quello che accade durante uno sforzo prolungato (aerobico).
Nel fegato invece, la presenza di glicogeno è necessaria per controllare il tasso di glicemia (quantità di glucosio nel sangue). Tale parametro deve sempre essere mantenuto in un intervallo di valori costante (il valore normale è di circa 70-80 mg/ml). Nel caso tale valore diminuisca, il fegato demolisce glicogeno inviando nel circolo sanguigno glucosio, se invece il tasso e’ troppo elevato, il glucosio viene sequestrato ed accumulato come glicogeno epatico. L’assorbimento cellulare di glucosio e la sua immissione nel sangue sono processi regolati rispettivamente da insulina e glucagone, ormoni con funzione opposta. Alterazioni della funzionalità dell’ insulina o sue carenze possono portare all’impossibilità per le cellule di assimilare glucosio andando verso uno stato patologico grave: il diabete. In questa condizione patologica il glucosio in eccesso viene eliminato attraverso i reni e lo si ritrova nell’urina (glicosuria). E’ importante sottolineare come una condizione di obesità possa predisporre alla comparsa del diabete.

L’insulina è responsabile anche della stimolazione della biosintesi di acidi grassi e trigliceridi a partire da glucosio.
Per la sintesi di questi composti il glucosio viene utilizzato in due vie diverse e complementari. Una parte di esso viene completamente demolita, fornendo acetilCoA, piccola molecola usata come “mattone” per l’assemblaggio degli acidi grassi. Un’altra parte di glucosio entra nel ciclo dei pentosi fosfati, attivo nel fegato, nel tessuto adiposo e nella ghiandola mammaria, con la funzione di fornire energia per produrre NADPH, molecola energetica necessaria per unire fra loro i “mattoni” di acetilCoA. In questo modo il glucosio viene convertito in acidi grassi e trigliceridi, entrando a far parte del tessuto adiposo ed accumulandosi con “ gli spiacevoli effetti che conosciamo…”.