Vorrei ricevere qualche informazione sull’SHDSL ed il “fastframe” e sulle relative apparecchiature. Grazie

Gli studi, negli anni ottanta, sia delle modulazioni ad alta efficienza
spettrale (in grado di ridurre la banda di 6/8 volte rispetto alle classiche
modulazioni) che delle compressioni del segnale video, che avevano ridotto
la velocità di sorgente di oltre un fattore 10, facevano intravedere la
possibilità di trasmettere filmati con qualità di videocassetta VHS.

Utilizzando un canale personalizzato avente una banda di 4/6 Mhz, un
utente avrebbe ricevuto un film selezionandolo da un menù come se si fosse
recato nel negozio del noleggio di videocassette (video on demand).

Non era certo proponibile l’utilizzo dello spazio libero, satellitare
o terrestre, che data la limitazione dello spettro permettevano solamente
un uso broadcasting tipo pay tv e pay per View. Nell’attesa
dell’allora non imminente soluzione ottima, cioè cablare con fibra ottica,
iniziarono studi per l’utilizzo dei già noti esistenti canali fisici:
rete elettrica e telefonica.

La banda utilizzabile su rete elettrica, tra sottostazione e utente,
risultò essere dell’ordine delle centinaia di KHz, mentre sorprendentemente
si scoprirono larghezze di banda dell’ordine di 5/6 Mhz per il doppino telefonico.

Dalla metà degli anni Novanta, con la proliferazione d’Internet nella
fascia residenziale e della richiesta di reti aziendali economiche, si sfruttarono
gli studi fatti sulla linea telefonica, sulle modulazioni efficienti e
sui codici di canale per correggere gli errori con la minima ridondanza
del segnale, per la realizzazione e standardizzazione dei sistemi xDSL.

Con il termine xDSL, xDigital Subscriber Line, s’intende una famiglia
di tecniche trasmissive che consentono di fornire servizi a larga banda
in un’area di utente utilizzando come mezzo trasmissivo il doppino telefonico
in rame
già installato per l’uso telefonico.

La realizzazione di un collegamento xDSL prevede la sola installazione
di un trasmettitore in sede centrale e di un ricevitore in casa dell’utente,
senza necessità d’intervenire sul collegamento fisico e riducendo notevolmente
i costi di fornitura dei servizi.

Esistono essenzialmente due “famiglie” di tecniche xDSL: quelle “simmetriche
e quelle “asimmetriche“.1

Per la regione America e Canada l’ANSI normalizzò per utenza residenziale
i seguenti sistemi asimmetrici con le relative velocità massime:

  • ADSL, Asymmetric Digital Subscriber Line: 1,5 Mbps-384 Kbps/384-128
    Kbps
  • VDSL, Very high Digital Subscriber Line: 13 Mbps-52 Mbps/1.5 Mbps-
    2.3 Mbps.
  • RADSL, Rate Adaptive Digital Subscriber Line: 384 Kbps/128 Kbps
  • UDSL, Universal Digital Subscriber Line: 1.0 Mbps-384 Kbps/384 Kbps-128
    Kbps chiamata anche “splitterless” DSL o DSL-Lite, dato che non
    richiede alcun separatore di segnale (splitter).

e per l’utenza business i seguenti sistemi simmetrici:

  • HDSL, High-bit-rate Digital Subscriber Line: 1.5 Mbps/1.5 Mbps (4 fili)
  • SDSL, Single-line Digital Subscriber Line: 1.5 Mbps/1.5 Mbps (2 fili)
  • IDSL, ISDN Digital Subscriber Line: 128 Kbps/128 Kbps.

Recentemente è stato standardizzato in ambito internazionale (ITU-T)
l’SHDSL2 che consente di trasformare il normale singolo doppino
telefonico in un collegamento dati ad alta velocità simmetrico in entrambi
le direzioni con velocità compresa tra i 192 Kb/s per linee fino a 6Km
e di 2.3 Mb/s per linee minori d 3 Km. Con due doppini telefonici
(4 fili) la velocità è compresa tra 384 Kb/s e 4.6 Mb/s.

A differenza dell’ADSL (vedi http://www.vialattea.net/esperti/php/risposta.php?numero=2924)l’
SHDSL, usa un più avanzato formato di modulazione chiamato TC-PAM (Trellis
Coded Pulse Amplitude Modulation
). La novità importante è che l’SHDSL supporta
il traffico frame relay (vedi http://www.vialattea.net/esperti/php/risposta.php?num=3567).

In commercio vi sono router che consentono la connessione diretta
di un router Frame Relay ad una rete pubblica ATM attraverso un accesso
SHDSL. Grazie a questo dispositivo i providers sono in grado di ottimizzare
la fornitura dei propri servizi Frame Relay dando un nuovo interesse in
questo modo di connessione. In pratica ci si può connettere direttamente
ad un accesso ATM o frame relay utilizzando solamente un singolo doppino
“nell’ultimo miglio”.

Quindi è possibile avere una rete virtuale (VPN: Virtual Private Network),
per la connessione di siti aziendali senza avere un costoso accesso diretto,
con linee dedicate ATM o frame relay, ma solo SHSDL

Gli apparati dedicati per SHDSL sono realizzati dai soliti nomi che
realizzano Router e Bridge per reti LAN, WAN ecc. Non vorrei fare pubblicità
ad alcuni dimenticandomi di altre aziende

In Italia vi sono diverse agenzie, (digita in Google: “connessioni shdsl”)
che forniscono gratuitamente consulenza e connessioni a reti SHSDL fornendo
gli apparati in comodato.

L’ordine di grandezza del canone annuo per questo tipo di connessione si
aggira su 6000-9000 €.


NOTE


  1. Esistono essenzialmente due “famiglie” di tecniche xDSL: quelle
    “simmetriche” e quelle “asimmetriche”. Nelle tecniche simmetriche la velocità
    dei dati verso l’utente è uguale a quello verso la rete. Nelle tecniche
    asimmetriche, invece, le velocità verso l’utente sono normalmente
    maggiori, anche di molto, di quella dall’utente verso la rete. Questa flessibilità
    insita nelle tecnologie xDSL consente di soddisfare varie tipologie d’esigenze
    di fornitura dei servizi: attualmente la maggiore differenza risiede tra
    la tipologia cosiddetta business e quella più propriamente residenziale.
    Nel primo caso si è essenzialmente interessati ad uno scambio di dati che
    non hanno un verso preferenziale. È tipica, a questo proposito, l’esigenza
    di collegamento tra la sede centrale di una banca e una sua filiale: la
    capacità trasmissiva richiesta nei due sensi di trasmissione è sostanzialmente
    analoga. Nel caso, invece, della trasmissione di un servizio video verso
    utenti residenziali, la capacità trasmissiva richiesta tra la rete e il
    cliente è notevolmente superiore rispetto a quella in senso opposto, su
    cui sarà inviato solo il canale di ritorno.

  2. Informazioni tecniche dettagliate sull’SHSDL possono essere trovate
    nelle definizioni dei seguenti standard:

    • ANSI (T1E1.4/2001-174) per USA, Canada.
    • ETSI (TS 101524) per l’Europa