Per parlare di paleoendemismo è necessario assimilare alcuni concetti base dell’ecologia. Innanzitutto quello di specie, definita genericamente come un gruppo di individui interfecondi che generano prole fertile. Un carlino, un alano e un levriero sono razze della stessa specie, asino e cavallo appartengono a specie diverse e i risultato del loro incrocio (mulo e bardotto) sono individui sterili. L’insieme di più specie affini, sotto diversi punti di vista (morfologico, evolutivo, genetico) si chiama genere ed è indicato con un sostantivo scritto maiuscolo nel nome latino, mentre la specie va scritta minuscola, ad es. Bufo bufo (il rospo comune) o Delphinus delphis (il delfino comune). Parimenti un insieme di generi forma una famiglia.
Tutte le specie possiedono una distribuzione variabile nella geosfera. L’insieme di tutti i punti della superficie terrestre ove una specie vive prende il nome di areale.
L’endemismo è un fenomeno di stenocoria, cioè di un areale ristretto a un determinato territorio. Si definisce quindi endemico un gruppo (specie, genere o famiglia) che ha una distribuzione più ristretta dei gruppi corrispondenti che siano affini sistematicamente e dello stesso rango tassonomico, cioè specie appartenenti allo stesso genere o generi appartenenti ala stessa famiglia.
L’endemismo è molto rappresentato in campo botanico, i vegetali infatti hanno possibilità di colonizzazione di nuove aree e di spostamento limitate per lo più al momento della riproduzione e sono quindi facilmente soggetti a isolamento.
L’isolamento di una specie, quindi la sua limitazione a un areale ristretto, può essere dovuto a:
– Stenoecia, cioè una scarsa tolleranza ad ampie variazioni di uno o più fattori ambientali.
– Barriere geografiche o ecologiche o biologiche, che costituiscono un impedimento alla diffusione.
– Giovinezza del gruppo, quindi ad esempio la formazione di una nuova specie in tempi recenti.
– Estinzione, cioè la progressiva riduzione dell’areale originario in seguito alla comparsa di condizioni non più idonee a quel determinato gruppo (cambiamento non sempre di origine antropica)
Quindi la comparsa di un endemismo può essere dovuto a evoluzione (endemismo attivo) o a perdita dell’areale (endemismo passivo).
Nel 1961 in campo botanico fu messa a punto una classificazione dei taxa (gruppi) endemici:
– Paleoendemici, gruppi sistematicamente isolati, monofiletici (cioè con un albero genealogico privo di diramazioni), privi di taxa corrispondenti. Si tratta di taxa antichi (paleo), in genere poco variabili e spesso in via di estinzione. Non sono necessariamente originari della zona dove attualmente di trovano endemici, anzi speso il loro areale attuale è un relitto di un areale pregresso molto più ampio.
– Schizoendemici, taxa che risultano dalla differenziazione di un taxa primitivo in diverse zone dell’areale originario, differenziamento che talvolta è preceduto da isolamento geografico.
– Patroendemici, taxa che si sono mantenuti diploidi (una coppia per ciascun cromosoma), quindi primitivi, in un dato territorio mentre nelle regioni vicine hanno originato taxa polipoidi (più copie di ciascun cromosoma) corrispondenti.
– Apoendemici, taxa che si sono originati per poliploidizzazione (acquisizione del carattere poliploide) da un taxon diploide, diffuso nelle aree prossime.
Un esempio tipico di paleoendemismo è la primula di Palinuro e la Genista morisii Colla della zona di Carbonia in sardegna.
Come risulta chiaro, la classificazione di una specie come endemica è provvisoria, nel corso del tempo un determinato gruppo potrà scomparire o diffondersi più ampiamente, in dipendenza delle particolari condizioni ecologiche e della modalità di genesi dell’endemismo stesso.
Le specie endemiche, e le paleoendemiche soprattutto, vengono attentamente monitorate e protette, talvolta creando parchi naturali ad hoc con lo scopo di preservarne l’habitat. La conservazione degli endemismi è fondamentale per il mantenimento della biodiversità e per non perdere specie che non ci sarà dato di trovare in nessun altro luogo al mondo.
L’Italia è un paese straordinariamente ricco di endemismi e una semplice ricerca sul web riguardo alla flora e la fauna locale può rivelare la presenza di specie poco conosciute che vivono nella propria regione.
Primula palinuri