Dal punto di vista tecnico, per l’analisi di riconoscimento della paternità basta un prelievo di sangue periferico del figlio e del padre. In alcuni laboratori si usano metodi che determinano il DNA a partire dalla saliva.
Dal punto di vista legale si devono presentare dei documenti, in caso di figlio minore, come si vede dall’elenco allegato, redatto da un laboratorio di analisi.
DOCUMENTI PER L’ESECUZIONE DEGLI ACCERTAMENTI DI PATERNITA’
1) Se il FIGLIO/A è maggiorenne non serve alcuna autorizzazione da parte di terzi per il prelievo di sangue
2) Se il FIGLIO/A è minorenne deve essere identificata, da parte del Medico Responsabile del prelievo di sangue, la persona che detiene la PATRIA POTESTA’ poiché questa persona deve autorizzare il prelievo di sangue sul minore. Di conseguenza chi detiene la patria potestà dovrà essere presente anche al prelievo di sangue unitamente al bambino/a e dovrà essere munito dei seguenti documenti:
– Stato di famiglia recente (3 mesi)
– Carta di identità valida
– Foto recente (3 mesi)
3) Il FIGLIO/A dovrà a sua volta presentarsi in Laboratorio per il prelievo di sangue muniti dei seguenti documenti:
– Carta di identità valida
– Foto recente (3 mesi)
4) MADRE E PRESUNTO PADRE dovranno a loro volta presentarsi in Laboratorio per il prelievo di sangue muniti dei seguenti documenti:
– Carta di identità valida
– Foto recente (3 mesi)
5) Per effettuare il prelievo di sangue MADRE, FIGLIO/A, PRESUNTO PADRE devono prendere visione delle seguenti istruzioni:
– I documenti non servono in carta legale
– Non è necessario essere a digiuno per il prelievo, anche se consigliato
– Gli interessati potranno effettuare il prelievo di sangue in orari diversi previo accordo con il Medico prelevista
– Gli adulti verranno ulteriormente identificati con il rilievo delle IMPRONTE DIGITALI ed i bambini inferiori a tre anni con l’IMPRONTA DEL PIEDE SINISTRO
– Se uno degli interessati avesse ricevuto una trasfusione di sangue dovranno trascorrere almeno 3 mesi per effettuare l’esame di paternità.