in cantina ho avuto una risalita di acqua dal sottosuolo (falda freatica?).Ho ipotizzato un innalzamento della falda a seguito di forti piogge. E’ un’ipotesi corretta? e se si c’è qualche rimedio?

L'innalzamento della falda a seguito di precipitazioni è un fenomeno naturale che può determinare allagamenti di locali interrati, soprattutto in aree di pianura (ma non solo). Nel caso di acquiferi superficiali la condizione è frequentemente quella di superficie libera: l'acquifero è delimitato solo inferiormente da una barriera impermeabile mentre nella parte superiore questa è assente. Le oscillazioni della superficie freatica sono molto frequenti e dipendono dalle caratteristiche dei terreni e dall'entità della ricarica. E' possibile pertanto che a seguito di abbondanti e prolungate precipitazioni, tale superficie possa innalzarsi a tal punto da interferire con manufatti aventi o meno porzioni interrate.
Per nuovi edifici, soprattutto nel caso sia prevista la costruzione di locali interrati o seminterrati, l'eventualità che si verifichino oscillazioni della superficie freatica e l'entità delle stesse sono fenomeni che vanno previsti e quantificati in fase progettuale, proponendo, qualora si ritengano necessarie, soluzioni adeguate, in modo da evitare infiltrazioni di qualsiasi natura, portata e provenienza e garantire le prestazioni attese dai manufatti. Solitamente si agisce in fase esecutiva mediante la posa in opera di adeguati drenaggi ed impermeabilizzazioni.
Nel caso di fabbricati esistenti il percorso da seguire è analogo a quello che si intraprende per i nuovi edifici (valutazione del quadro geologico locale, esecuzione di indagini geognostiche e proposta di soluzioni adeguate) ma la fattibilità ed il costo degli interventi è strettamente legata alla struttura sulla quale si deve intervenire (modalità costruttive, età dell'edificio, tipo di fondazioni ecc.), alla presenza ed entità di eventuali danni provocati dall'acqua (come rigonfiamenti dei ferri delle armature, presenza di fessure e/o lesioni nei solai e nei muri perimetrali ecc.) ed all'accessibilità dell'area di cantiere.
Negli edifici esistenti la fattibilità degli interventi (siano essi drenaggi, impermeabilizzazioni o entrambi), quindi, deve essere verificata non solo dal punto di vista geologico, ma anche dal punto di vista strutturale, prevedendo l'intervento di più figure professionali qualificate. Come già anticipato, nel caso di risalita d'acqua dal sottosuolo le soluzioni più comuni sono analoghe a quelle impiegate per nuovi edifici: posa in opera di drenaggi, di impermeabilizzazioni o di entrambi contemporaneamente.
I drenaggi (da canalette, a trincee fino a tappeti drenanti) hanno lo scopo di eliminare le acque di infiltrazione convogliandole per pendenza in uno o più pozzetti di dimensioni commisurate alla quantità d'acqua da recepire, all'interno dei quali inserire pompe per l'aggottamento. La tipologia, il dimensionamento ed i costi delle opere di drenaggio dipendono dall'entità e dalla provenienza delle venute d'acqua. In alcune situazioni è sicuramente consigliato realizzare, assieme ai drenaggi, anche impermeabilizzazioni, mediante posa in opera di apposite guaine (ad esempio rivestimenti in bentonite).
Le soluzioni dei problemi legati alle venute d'acqua di qualsiasi natura ed entità esistono ma gli interventi più adatti ed efficaci possono essere stabiliti solo caso per caso a seguito di un percorso ragionato che preveda un riscontro dettagliato della geologica locale e delle caratteristiche strutturali ed architettoniche dell'edificio da sanare.