Salve, ho comperato in un mercatino una bussola la cui divisione non e’ nei canonici 360 gradi ma di 65 spazi. Come mai? Grazie

La bussola, strumento conosciuto forse fin dal 2.600 a.C. ed introdotto in Europa da Flavio Gioia, serve per orientarsi anche quando non è possibile riferirsi al Sole, ad altre stelle o a punti di riferimento noti.

La bussola è costituita di norma da un contenitore al cui interno vi è un perno su cui poggia l'ago calamitato, appoggiato nel suo centro di gravità e libero di ruotare nel piano orizzontale in tutte le direzioni; la parte superiore del contenitore è trasparente con una ghiera graduata mentre la parte inferiore riporta una graduazione in gradi sessagesimali (da 0 a 360°) o in gradi millesimali (convenzionalmente da 0 a 6400°°).

Il funzionamento della bussola si fonda sulla proprietà che ha l'ago magnetico di rivolgersi verso il nord magnetico (punto di convergenza delle linee di forza magnetica, non coincidente con il nord geografico), ma esistono anche bussole fondate sulle proprietà del giroscopio. Poichè il nord magnetico (posto attualmente vicino all'isola di Ellef Ringnes, appartenente all'arcipelago artico canadese Regina Elisabetta) non coincide con il nord geografico, per la trasformazione delle coordinate va conosciuto il valore della declinazione magnetica (angolo tra direzione del meridiano geografico del luogo e direzione segnata dall'ago della bussola) che varia da luogo a luogo e nel corso del tempo. La declinazione magnetica può essere occidentale oppure orientale, a seconda che l'ago calamitato devii verso ovest o verso est rispetto al meridiano geografico del luogo, ma può essere anche nulla.

L'eventuale presenza di forti campi magnetici esterni oppure di semplici masse metalliche compromette la corretta rilevazione del nord mediante la bussola e va quindi tenuta di conto durante l'esecuzione delle misurazioni. Un esempio a tal proposito è costituito dal comportamento delle bussole nei pressi di Capo Calamita, nella parte sud-orientale dell'Isola d'Elba, dove la presenza di un esteso giacimento di magnetite, minerale ricco di ferro, fa "impazzire" gli aghi magnetici. A scala minore, la deviazione dell'ago dal nord magnetico, e quindi errori di misura, si può verificare anche semplicemente appoggiando la bussola sopra ad un quaderno ad anelli.

Le operazioni che si possono fare con una bussola, applicando in molti casi semplici operazioni trigonometriche, sono l'individuazione del nord, l'orientamento di una carta, la misurazione di angoli di direzione rispetto al nord (azimut) sulla carta e sul terreno, la misurazione di pendenze (la maggior parte delle bussole dispone di un clinometro), di distanze, di altezze ecc..

I campi di applicazione sono molteplici, sia civili che militari: navigazione, aviazione, topografia, ingegneria, architettura, geologia ecc.; di conseguenza, esistono numerose tipologie di bussole (a bottone, da tasca, da rilevamento, da carteggio, da carteggio e rilievo, da rilievo professionale ecc.). In ambito geologico, la bussola riveste fondamentale importanza per la determinazione della giacitura degli strati, di piani di faglia, di fianchi di pieghe e di molti altri elementi strutturali. Insieme al martello, la bussola è lo strumento fondamentale del geologo che esegue rilevamenti in campagna.

Tra le molte varietà di bussole esistenti, si annovera quella millesimale, che fa parte del gruppo delle bussole militari (ha trovato impiego soprattutto in artiglieria). La ghiera graduata è suddivisa in 6400 millesimi (6400°°) oppure in 64 ettogradi millesimali. Tale valore deriva dall'arrotondamento di 6283 millesimi di radiante, che formano un angolo giro (il radiante è l'unità di misura degli angoli del Sistema Internazionale. Tale misura rappresenta il rapporto tra la lunghezza di un arco di circonferenza spaziato dall'angolo e la lunghezza del raggio di tale circonferenza). La scala millesimale è pertanto formata da millesimi di radiante arrotondati e, per tale ragione, trattandosi di un arrotondamento convenzionale, è possibile trovare delle bussole, soprattutto quelle provenienti da paesi dell'Europa dell'est, che arrotondano il millesimo di radiante non a 6400°°, ma a 6500°° o 6300°°.

Se la suddivisione è in 64 ettogradi millesimali è facile trovare la corrispondenza con i gradi sessagesimali:

 

PUNTI CARDINALI

Scala sessagesimale

(gradi)

Scala millesimale

(ettogradi millesimali)

NORD

0-360

64

NORD-EST

45

8

EST

90

16

SUD-EST

135

24

SUD

180

32

SUD-OVEST

225

40

OVEST

270

48

NORD-OVEST

315

56

 

Uno dei metodi impiegati per il calcolo della distanza di un bersaglio con la bussola millesimale è il seguente: da due punti diversi di osservazione (A e B, posti a distanza nota, si veda la figura sottostante), si misurano gli azimut (α1 e α2, in gradi millesimali) di un bersaglio qualunque (ad esempio una casa, C). La distanza Z (in km) del bersaglio si calcola come segue:

Z (km) = AB (m) / (α1°°-α2°°).

Numericamente: se A e B distano 10 m uno dall'altro e la differenza tra i due azimut del punto fisso (α1°°-α2°°) risulta pari a 5°°, il punto fisso è posto a distanza Z di 2 km (Z = AB / (α1°°-α2°°) = 10 m / 5°° = 2 km).

 

La conversione delle unità di misura impiegate si spiega come segue: poichè l'angolo di 1°° (circa 1/1000 di radiante) sottende un arco (approssimabile ad una corda che, nel nostro caso, è AB) pari a 1/1000 del raggio della circonferenza, avremo che se R=1 Km (1000 mt) l'angolo di 1°° sottende un arco AB = 1 Km/1000 = 1000 mt/1000 = 1 mt alla distanza di 1 Km.

Se R=2 km (2000 mt), un angolo di 1°° sottenderà un arco AB = 2 km/1000 = 2000 mt/1000 = 2 mt alla distanza di 2 km.

Nell'esempio numerico sopra riportato, un angolo di 5°° (circa 5/1000 di radiante), pertanto, sottenderà un arco AB =(2km/1000)*5 = 10 km/1000= 10000 mt/1000 = 10 mt.

 

 

 

  1. salve e complimenti, intanto, per il testo davvero chiaro ed esauriente. a tal proposito volevo chiedere una spiegazione: a mio figlio in fase di addestramento militare tra i vari test di apprendimento è stato chiesto di calcolare il reciproco di 4851 millesimi. Al test lui ha risposto 1549 ma gli è stato corretto in 1651 (ovvero 4851-3200). E’ un risultato esatto un totale di millesimi (6502) superiore all’angolo giro? Grazie infinite.

    1. Buongiorno,
      è corretta la risposta 1651.
      Ragionando in gradi sessagesimali, 4851 millesimi corrispondono a 272,86875° (360°/6400 millesimi x 4851 millesimi).
      Il reciproco dell’angolo di cui sopra (272,86875°) si trova sottraendo 180°, quindi corrisponde a 92,86875° che, in gradi millesimali vale proprio 1651 millesimi (92,86875°/360° x 6400 millesimi).
      Per semplificare, il reciproco di un punto indicato dall’ago della bussola corrisponde al punto diametralmente opposto (ad esempio il reciproco del nord è il sud).
      Suo figlio, quindi, ha indicato l’angolo complementare, non il reciproco.
      Spero di essere stato chiaro e soprattutto di esserle stato di aiuto!
      Cordiali saluti