Leggete innanzi tutto questa risposta precedente sull’invisibilità radar
http://www.vialattea.net/esperti/php/risposta.php?num=8329
L’impedenza caratteristica dell’aria asciutta (simile a quella del vuoto) fa sì che le onde elettromagnetiche si propaghino perfettamente. Le parti metalliche di un aereo invece sono dei riflettori quasi perfetti. Un sottile strato di materiale con impedenza uguale a quella dell’aria non avrebbe effetto: l’onda attraverserebbe lo strato senza subire riflessioni, ma verrebbe riflesso dal metallo. Uno strato con un’impedenza caratteristica diversa causerebbe all’interfaccia tra i dua dielettrici un ‘onda riflessa ed una rifratta (trasmessa con un angolo diverso) che verrebbe riflessa poi dal metallo. Quello che occorre è uno strato di materiale resistivo (vernici assorbenti) in cui l’energia dell’onda venga dissipata per effetto joule, in modo che quando arriva sulla superficie metallica l’onda sia attenuata e l’onda riflessa subisca un’ulteriore attenuazione nel percorso inverso.
Per quanto detto l’invisibilità dipende dall’assetto della piattaforma, specialmente per gli aerei, che sono "invisibili" solo quando puntano il radar.
Per lo stesso motivo questo sistema rende "invisibili" ai radar "monostatici" ovvero quelli in cui il trasmettitore risiede nello stesso punto del ricevitore (usando di solito la stessa antenna), mentre nel caso di radar "bistatici" in cui il trasmettitore è dislocato in un punto diverso dal (o dai) ricevitori, l’invisibilità non è più garantita.
Sono in fase di studio nuove tecniche di stealth che sfruttano la rifrazione di nubi di plasma opportunamente create intorno all’oggetto da nascondere (soprattutto per le navi).