Le piante hanno un apparato radicale sviluppato, efficiente e proporzionato alle esigenze nutritive ed idriche dell’apparato aereo.
Una delle principali funzioni dell’apparato radicale è l’assorbimento di acqua, di elementi nutritivi e del loro trasporto.
I nutrienti vengono assorbiti soprattutto dai peli radicali. Gli ioni degli elementi minerali si muovono verso la radice nel terreno per convezione e diffusione.
Gli anioni vengono assorbiti in modo attivo mentre i cationi oltre ad essere assorbiti attivamente risentono dell’assorbimento determinato dalla loro concentrazione nella soluzione circolante.
L’efficienza dell’apparato radicale dipende dai caratteri genetici della pianta, dallo sviluppo delle radici (in numero e lunghezza), dalla sua distribuzione, dalla concentrazione di nutrienti nel terreno, dalla temperatura ed umidità del suolo e dalla tecnica colturale.
Un altro fattore che influenza l’attività di assorbimento delle radici è dato dalla presenza di micorrize.
Per micorriza si intende l’associazione simbiontica che avviene tra alcuni funghi e le radici delle piante. Questa simbiosi:
– migliora l’assorbimento dei nutrienti perchè le ife fungine esplorano il terreno ben oltre la zona dei peli radicali;
– aumenta la resistenza ai marciumi radicali perchè aumenta la lignificazione delle pareti cellulari;
– implementa la crescita della pianta nei primi anni di vita;
– favorisce la produzione di sostanze ormonali che stimolano l’emissione delle radici.
Sezione di radice
Le radici assorbono l’acqua sottraendola al terreno dove è “intrappolata” nei granuli che lo compongono.
L’acqua viene assorbita dalle radici secondo le leggi chimico-fisiche che governano i fenomeni di imbibizione e di osmosi.
L’acqua risale dal terreno verso la pianta grazie ad un meccanismo di pompa naturale dovuto alla evapotraspirazione delle foglie, in questo modo infatti l’acqua che fuoriesce dagli stomi richiama l’acqua presente nel terreno, che risale quindi per mezzo dei vasi conduttori e si distribuisce in tutte le parti della pianta.
L’assorbimento dei soluti vede coinvolte proteine carrier e canali proteici. Siccome possono entrare solo determinati ioni si parla quindi di trasporto selettivo e in alcuni casi questo richiede consumo di energia che può essere fornita sotto forma di gradiente di concentrazione di un particolare ione oppure grazie all’azione di pompe proteiche dipendenti dall’ATP.
Ringraziamenti e approfondimenti:
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http://pacifici-net.it/biologia/Fisiologia%20Vegetale/e-assorbimento%20di%20sali.htm
Inoltre:
http://www.vialattea.net/esperti/php/risposta.php?num=2585
http://www.vialattea.net/esperti/php/risposta.php?num=10427