Un bacino sedimentario è una qualsiasi zona depressa della superficie terrestre in grado di accogliere sedimenti; l’aspetto fondamentale di un bacino sedimentario è proprio lo spazio per la deposizione, per cui riveste un ruolo fondamentale nella vita di un bacino: la subsidenza, ovvero tutti quei processi responsabili della produzione di nuovo spazio in grado di accogliere sedimenti.
I criteri di classificazione per i bacini sedimentari sono innumerevoli, ed ognuno di essi si concentra su un particolare aspetto del bacino:
1. Tipo di substrato (continentale, oceanico, transizionale).
2. Posizione rispetto ai margini di placca (intracratonico, margini di placca).
3. Tipo di regime tettonico agente nel corso della deposizione (divergente, convergente e transforme).
4. I tipi di sedimenti che lo riempiono.
Tra i principali tipi di bacini sedimentari ricordiamo i bacini associati a regimi compressivi e i bacini associati a regimi distensivi.
I bacini associati a regimi compressivi
Avanfossa: bacini legati alla subduzione, si tratta di bacini che si formano in seguito alla flessurazione della litosfera subducente, possono contenere grossi volumi di sedimento.
Piggy back: bacini collocati sulle falde già impilate e trasportati passivamente dalle falde in movimento.
Bacini di retroarco: bacini di retroarco costituiscono la componente estensionale di un regime compressivo, tale distensione produce piccoli bacini oceanici detti mari marginali. Gli ambienti di deposizione sono marini profondi, le conoidi vulcaniche sottomarine progradano nel bacino sino ad interdigitarsi con le argille pelagiche.
Bacini di avanarco: il fianco interno di tali bacini è sovrapposto (con i suoi sedimenti in Onlap) sul massiccio dell’arco, il fianco esterno che guarda verso l’oceano viene invece progressivamente inclinato e reso più ripido man mano che va accrescendo la sottostante struttura ad embrici che costituisce il complesso di accezione.
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Figura 1: esempi di bacino di retroarco di avanfossa e di piggy back.
Bacini associati a regimi distensivi
Bacini di rift: Tali bacini presentano substrato assottigliato, sono caratterizzati da alto flusso di calore, profilo simmetrico e subsidenza di tipo termico. La successione tipica di sedimenti è dal basso verso l’alto: continentali, evaporitici, marini euxinici, e marini, che con il procedere dell’evoluzione del rift, divengono bacini di oceano maturo in cui variano, innanzitutto nel meccanismo di subsidenza inizialmente legata a contrazione termica e a flessurazione e successivamente al carico dei sedimenti,
Figura 2: schema che illustra un bacino di rift detto semplicemente anche rift.
Figura 3: situazione reale dello schema proposto in figura 2.