Cosa succede nei cavi della corrente elettrica quando la luce va e viene, per esempio durante un temporale?

Quando, per esempio, un fulmine colpisce una linea elettrica ad alta tensione, l’aria ionizzata dal fulmine puo’ formare un “conduttore aereo” tra due fili. La scarica che si genera attraverso questo “conduttore aereo” (il cosiddetto arco elettrico) mantiene ionizzata l’aria e il fenomeno, se lasciato a sé stesso, continuerebbe indefinitamente.

La resistenza elettrica dell’aria così ionizzata è molto bassa, quindi la corrente che circola nella linea in queste condizioni supera di molto la corrente nominale.

Le protezioni di massima corrente (se la scarica e’ tra conduttore e conduttore) o ancor prima le protezioni differenziali (se l’arco è verso massa/terra) scattano e azionano gli interruttori a monte e spesso anche a valle della linea.

L’arco quindi perde la sua alimentazione e si estingue e, con esso, si esingue anche la ionizzazione dell’aria che torna quindi ad essere il buon isolante che era prima. Esaurito l’arco (in secondi o frazioni di secondo), la tensione puo’ quindi essere ripristinata.

Questo tipo di guasto di natura assolutamente temporanea e per nulla distruttivo è di gran lunga il più frequente. Proprio per questo motivo le protezioni delle linee ad alta tensione sono programmate per compiere automaticamente un certo numero di tentativi di riconnessione prima di considerare il corto circuito irrecuperabile e staccare definitivamente.

Non solo i fulmini sono in grado di innescare un arco, lunghi rami d’albero bagnati di pioggia e trascinati dal vento, toccando i fili possono innescare la scarica. Anche in questo caso il ramo, sottoposto alle temperature dell’arco, brucia ben presto e ancora una volta le protezioni possono, dopo qualche tentativo, ripristinare una connessione stabile.

Probabilmente ci sono altre cause di guasto temporaneo che non ricordo.

Un’ulteriore considerazione:
L’impanto elettrico di una grande citta’ e’ alimentato da molte linee che giungono da svariete direzioni. L’interruzione di una linea non causa percio’ un “black out” perche’ il carico, durante i pochi istanti di interruzione, si ripartisce sulle altre linee, al massimo si ha qualche ondeggiamento di tensione.

I centri abitati più piccoli sono invece di solito alimentati da una linea sola e quindi, quando le protezioni intervengono, la luce va via completamente, anche se per pochi istanti (nella maggioranza dei casi).