Salve!! Vorrei sapere che cosa si intende per “settore di traversia”. Grazie mille!!

Premessa
Questa domanda riguarda le caratteristiche meteomarine la cui conoscenza è utile e, in molti casi, indispensabile nella navigazione, in particolare negli approdi.

Figura 1. Vedetta alle prese con venti di traversia che causano onde pericolose nelle manovre di approdo.


Tali caratteristiche meteomarine, e altre ancora, sono riportate nei portolani.
Il portolano è un libro che contiene la descrizione delle coste e dei porti di una determinata zona con tutte le relative notizie idrografiche, meteorologiche, etnologiche ed economiche, a uso di chi naviga.
Un portolano indica anche i venti di traversia, ovvero quei venti che rendono difficoltosa la sosta in un dato porto e fornisce utili indicazioni relative ai segni premonitori del tempo nelle diverse zone di navigazione.

Come insegnano gli esperti, per navigare è molto importante avere a bordo un portolano della zona in cui si naviga.

Vanno studiate, in determinate condizioni meteo, le difficoltà d’entrata in un porto e vanno verificati sul portolano i relativi venti di traversia (venti che rendono difficoltose le manovre e la sosta in quell’approdo).

Alle caratteristiche meteomarine, pertanto, appartiene anche la traversia (prevailing wind) vento predominante che dal largo spira verso la costa e perpendicolarmente alla rotta di una nave. È, quindi, la direzione in cui il vento in un porto spira con più forza ostacolando le manovre delle navi nell’approdo. È rispetto a questo vento che vengono progettate e costruite le protezioni dei porti.

I settori di traversia

Nella progettazione, o nei lavori di ammodernamento, di un porto, un fattore importantissimo è lo studio delle caratteristiche topografiche, idrografiche e meteorologiche della località. Tali studi tendono principalmente a individuare lo stato dei fondali e il regime dei venti. In base al regime dei venti, dai quali dipende l’agitazione ondosa, si determinano le dimensioni e l’orientamento delle opere di difesa.

Caratteristici di un regime ventoso sono i settori di traversia, cioé gli angoli sotto i quali spirano i venti capaci di generare agitazioni ondose più o meno pericolose.
Le opere di difesa di un porto sono classificate in:

    – dighe foranee, di grandi dimensioni e solitamente staccate da terra;
    – antemurali, dighe isolate, disposte a protezione dell’imboccatura del porto;
    – frangionde e frangiflutti, impiegati per rompere l’impeto del moto ondoso;
    – moli, partenti da terra, che circoscrivono per buona parte la superficie del porto.

Con la costruzione delle opere di difesa, i progettisti cercano di smorzare l’effetto dei moti ondosi provenienti dal settore di maggiore traversia; infatti la disposizione planimetrica delle opere si oppone efficacemente ai venti più pericolosi rivolgendo appunto la massima superficie d’impatto verso il settore di traversia principale.

Per applicare il modello previsionale delle onde è necessario conoscere:
-la velocità e la direzione dei venti, che nel loro evolversi trasferiscono l’energia al mare per svilupparsi;
– la distesa dello specchio d’acqua potenzialmente
agitabile (fetch); fetch (dall’inglese to fetch, arrivare a), in
oceanografia, è la definizione della lunghezza del percorso di un’onda
dal luogo di origine alla zona di osservazione, sotto la spinta di un
vento costante.


Figura 2. Settore di traversia composto del paraggio ionico lucano.




Alcuni esempi di descrizione di un porto


La traversia, o settore di traversia, viene normalmente indicata con il nome del vento oppure espressa in gradi, da 0 a 360 (azimut geografico), in cui lo zero indica provenienza da nord, 90° la provenienza da est e così via… La provenienza dei venti viene talvolta riferita ai quadranti delle carte di navigazione.

Il Porto di Piombino è a specchio acqueo aperto, pertanto, non esiste un canale di entrata. Alle banchine ed ai pontili i fondali variano da un massimo di 12 metri ad un minimo di 2.5 metri com’è indicato nella descrizione dei fondali delle banchine.
I venti che predominano sono in primavera ed estate NW, in autunno ed inverno SE e NE. La traversia è data dal vento di SE (Scirocco). Acque chiare fuori dalla diga sono sintomi di venti da Sud; acque torbide sono segni di venti da NW; la visibilità di punti della costa e delle isole è segno di venti da Sud. Quando la costa e le isole danno visione di muraglie rialzate, come costa a picco, è segno di cattivo tempo di traversia.
La marea massima normalmente oscilla dai 50 ai 60 cm.
Con venti dal 1° e 4° quadrante, si abbassa il livello delle acque ed è segno di cattivo tempo. La corrente normalmente ha valore insignificante, ma con venti da SE (traversia) è molto sensibile; entra dalla linea centrale del Golfo ed esce a sinistra (guardando il mare).

Messina: Il settore di traversia è di 11° (Greco e Greco – Levante), mentre i venti che interessano il porto sono, oltre quelli del I° quadrante, anche quelli del 2°. I fondali (costituiti essenzialmente da sabbia) raggiungono, nella zona NE dello specchio acqueo una profondità massima di 65 mt. (in prossimità della boa per giri di bussola).

Litorale tra Anzio e Torre Astura: il settore di traversia relativo all’arco costiero in oggetto è abbastanza limitato (circa 113°), risultando compreso tra gli azimut 216° (tangente a punta Tramontana dell’Isola di Palmarola) e 103° (tangente a Punta Viola presso Gaeta).

Porto di Sapri: il settore di traversia principale è 205 ÷ 240°, libeccio, fetch 440 miglia.V.w. max 41 nodi, durata 25 h, periodo 14 anni (dati stat. Palinuro).

Cavo. Sul fianco orientale del promontorio che termina con Capo della Vite, il paesino di CAVO sorge in riva ad una larga insenatura compresa tra Capo Castello (nord) e Punta delle Paffe (sud). Davanti al paese un porto di modeste dimensioni con all’interno n. 4 pontili galleggianti di cui 3 gestiti dal locale Circolo Nautico ed 1 dall’Amministrazione Comunale, mentre il molo di sopraflutto è destinato al libero transito. Il porto è ben ridossato da ogni traversia.

 

Figura 3. Il porto di Cavo.


Marina di Portisco (Sardegna).
Orario di accesso: continuo.
Fondali in banchina: da 2 a 10 metri.
Radio: VHF canali 69 e 16.
Posti barca: 589 da 4 a 90 metri.
Lunghezza massima in transito: 100 metri.
Venti: Maestrale prevalente.
Traversia: Maestrale/Scirocco