Gli abeti hanno quella forma a “cono rovesciato” in quanto la gemma apicale è sempre presente e quindi “domina” sulle gemme laterali, che si trovano al di sotto, inibendo la loro crescita?

In un precedente quesito abbiamo parlato della relazione tra la crescita delle piante e la funzione delle gemme vegetative. Il meccanismo di accrescimento di una pianta è quello descritto.
http://www.vialattea.net/esperti/php/risposta.php?num=9747

In questo caso parliamo di crescita di una pianta e morfologia strutturale (qualcuno la chiama architettura) ed in particolare della forma a “cono rovesciato” di un abete che appartiene alla classe delle Conifere che comprende anche sequoie, pini, cedri, ecc.

Il processo di ramificazione avviene quando l’asse principale continua l’accrescimento, emettendo rami laterali subordinati ad esso, si ha la ramificazione monopodiale, caratteristica delle Conifere (abete, cipresso, larice, ecc.); in altri casi si sviluppano più rami laterali, si ha la ramificazione simpodiale, caratteristica di quasi tutte le Dicotiledoni (castagno, noce, quercia, ecc.).

da = http://space.cinet.it/cinetclub/emmegi/Botanica/caule.htm

Le conifere hanno una origine che risale a circa 60 milioni di anni fa (Terziario), e costituiscono grandi foreste nelle zone settentrionali a clima temperato freddo (Taiga); sono alberi sempreverdi (mantengono le foglie nel periodo più freddo) a parte il larice e sono accomunati da una forma “piramidale” (diversamente i pini che hanno una forma ad “ombrello” e sono di clima mediterraneo). Sono, quindi, in grado di superare stagioni fredde, ventose e nevose.

C’è una forma migliore del “cono rovesciato” per evitare un grande accumulo di neve sui propri rami e proteggere dal congelamento i vasi linfatici del tronco?