Desidererei conoscere i nomi delle eruzioni del Vesuvio nel periodo dell’età del bronzo.

L’età del bronzo è un periodo compreso tra l’Eneolitico e la cosiddetta Età del Ferro ed è caratterizzato dalla scoperta e dalla diffusione della metallurgia del bronzo.

La datazione dell’Età del Bronzo varia a seconda delle diverse zone geografiche:
•a) III millennio a. C. circa, per i Paesi del Mediterraneo orientale e il Vicino Oriente;
•b) II millennio a. C. circa, per l’Europa occidentale.

L’età del Bronzo in Italia comprende un periodo di oltre mille anni ed è convenzionalmente suddivisa (con datazioni approssimative) in:
Bronzo Antico (2200-1600 a.C.);
Bronzo Medio (1600-1300 a.C.);
Bronzo Recente (1300-1200/1150 a.C.);
Bronzo Finale (1200/1150-900 a.C.).

L’età del bronzo, quindi, non ha datazione precisa e unica poiché le popolazioni sparse nelle varie aree geografiche del tempo hanno cominciato a conoscere e a lavorare il bronzo in tempi diversi.


 

IL VESUVIO


Fonte: Esplora i vulcani italiani, sito di UniRoma Tre a cura di R. Scandone e L. Giacomelli)

Figure 1 e 2 – Immagini del cratere del Vesuvio.

Il vulcano più famoso d’Europa, da un punto di vista geo-vulcanologico, non si presenta come un vulcano isolato, ma come un complesso molto ampio : il complesso “Somma – Vesuvio”.
È un tipico esempio di vulcano a recinto, di cui il Monte Somma costituisce il vulcano originario entro il quale si è poi sviluppato da eruzioni successive il più conosciuto cono del Vesuvio.

La sua bellezza, la sua storia e la sua dinamica eruttiva lo hanno reso uno dei più importanti vulcani attivi dell’Europa continentale. E’ caratterizzato da un’attività mista, con un’alternanza di eruzioni effusive con emissione di colate laviche, ed eruzioni tipo esplosivo, durante le quali il magma fuoriesce sotto forma di pomici, lapilli, bombe e ceneri.

Il Vesuvio in eruzione

Se ci si trova in condizioni di condotto aperto e se il magma è molto fluido (cioè in caso di LAVE BASICHE), i gas si liberano progressivamente prima che il flusso sia giunto in superficie e il vulcano produce eruzioni tranquille, facendo tracimare dal cratere, colate laviche alternate talvolta ad esposizioni intermittenti ma di poca potenza.

Se invece il condotto è ostruito da prodotti solidificati delle precedenti eruzioni e se ci troviamo con magma molto denso (cioè in caso di LAVE ACIDE), la frammentazione spesso avviene a livello superficiale e il processo di fuoriuscita dei gas avviene in un piccolo intervallo di tempo. Così dopo una iniziale fase esplosiva che apre il condotto, viene a formarsi un’imponente colonna eruttiva composta da pomici, ceneri e lapilli. I frammenti di piccole dimensioni, raffreddandosi rapidamente, portano alla formazione di cenere vulcanica, mentre i frammenti di dimensioni maggiori, generano le pomici.

Il Vesuvio, o più propriamente il Somma-Vesuvio, è un vulcano strato di medie dimensioni che raggiunge un’altezza massima di 1.281 m s.l.m. Esso è costituito dal più vecchio vulcano del M. Somma, la cui parte sommitale sprofondò generando una caldera, e dal più recente vulcano del Vesuvio, cresciuto all’interno di questa caldera.

Fgura 3 – Ricostruzione del profilo originario dell’antico vulcano del Somma; (in rosso – basato sul lavoro di Cioni et al., 1999). Il M. Somma è ciò che rimane del fianco settentrionale del vecchio edificio.

Fonte: Esplora i vulcani italiani, sito di UniRoma Tre a cura di R. Scandone e L. Giacomelli)


L’attività vulcanica nell’area del Somma-Vesuvio risale ad almeno 400.000 anni fa, età di alcune lave trovate in perforazioni profonde 1.345 m.

La storia dell’apparato vulcanico Somma-Vesuvio è iniziata circa 25.000 anni fa con l’accrescimento del Somma a seguito di eruzioni prevalentemente effusive e subordinatamente esplosive, di bassa energia. Tale attività è durata fino a circa 19.000 anni fa ed ha determinato la formazione dell’apparato vulcanico del Somma il cui probabile profilo è ricostruito in rosso nell’immagine sottostante. La parte settentrionale di questo edificio più antico è ancora ben conservata ed è rappresentata dall’attuale Monte Somma.

PRINCIPALI ERUZIONI DEL VESUVIO TRA 25.000 ANNI FA E IL 1631

Nome dell’eruzione Tipo di eruzione Età (anni o a.C.)
Codola Pliniana 25.000
Sarno – pomici Basali Pliniana 17.000
Pomici Verdoline Pliniana
15.500
Mercato Pliniana
7.900
Novelle Non datata
Avellino Pliniana
3.750
Subpliniana 1000 a.C
Subpliniana
700 a.C
Pompei (la più famosa)
Pliniana
79 d.C.
Esplosiva
203 d.C.
Pollena Subpliniana
472 d.C.
Subpliniana?
512 d.C.
Forte 685 d.C.
Grande 787 d.C.
Forte 968 d.C.
Forte 999 d.C.
Forte 1007 d.C.
Grande 1036 d.C.
Esplosiva 1139 d.C.
Forte 1500 d.C.
Subpliniana
1631 d.C.

Tabella cronologica delle principali eruzioni del Vesuvio da 25.000 anni fa al 1631 d.C.

Come si può notare nella tabella qui sopra, non tutte le principali eruzioni del Vesuvio hanno un nome; la gran parte di esse sono indicate esclusivamente con la data in cui sono avvenute.

In particolare, non ci sono nomi per le eruzioni che avvengono nell’età del bronzo.

La storia eruttiva del Somma-Vesuvio può essere suddivisa come segue:

Vulcanismo più antico di 25.000 anni.
La grande eruzione flegrea dell’Ignimbrite Campana aveva causato il seppellimento, circa 37.000 anni fa, di gran parte della Campania sotto una spessa coltre di tufi. Su questi depositi cominciò ad accrescersi l’edificio del Somma, la cui attività fu prevalentemente effusiva e subordinatamente esplosiva e di bassa energia.

Vulcanismo di età compresa tra 18.300 e 16.000 anni.
Questo periodo di attività è dominato da due grandi eruzioni pliniane: l’eruzione delle Pomici di Base (avvenuta circa 18.300 anni fa) e l’eruzione delle Pomici Verdoline (avvenuta circa 16.000 anni fa).
Ai depositi di queste due eruzioni si intercalano lave prodotte da modeste eruzioni effusive. Con la prima eruzione pliniana delle Pomici di Base è cominciato il collasso dell’apparato vulcanico del Somma e la formazione della caldera nella quale si accrescerà il nuovo edificio del Vesuvio.


Vulcanismo di età compresa tra 8.000 anni ed il 79 d.C.
Nel corso di questo periodo di attività si sono verificate tre eruzioni pliniane: l’eruzione delle Pomici di Mercato (avvenuta 8.000 anni fa), l’eruzione delle Pomici di Avellino (avvenuta 3.800 anni fa) e l’eruzione di Pompei (la più famosa, avvenuta nel 79 d.C.). A queste eruzioni si sono intercalate almeno sei eruzioni subpliniane, di età compresa tra le eruzioni di Avellino e Pompei, precedute da lunghi periodi di riposo.

Vulcanismo di età compresa tra il 79 ed il 1631 d.C.
L’attività di questo periodo include almeno due eruzioni subpliniane: l’eruzione di Pollena (avvenuta nel 472 d.C.) e l’eruzione del 1631, ed una serie di piccole eruzioni effusive ed esplosive a bassa energia, che hanno dato colate di lava lungo i fianchi occidentali e meridionali del vulcano e livelli di scorie stromboliane di età medievale.

Ovviamente la storia delle eruzioni del Vesuvio prosegue dal 1631 fino ai nostri giorni, ma questa storia esula dal contesto della domanda.