Ho letto di disegni geometrici ritrovai sul fondo del Lago Aral con una superficie 500 km quadrati che qualcuno stima essere precedenti la formazione del lago e databili cioè tra i 24 e i 7 milioni di anni fa. Essendo scettico di natura ho cercato eventuali smentite ma non ho trovato niente può aiutarmi? Grazie!

 La “misteriosa” figura

La notizia relativa ai misteriosi disegni geometrici apparsi sul fondo del lago di Aral venne diffusa in Italia dal quotidiano Il Messaggero in un breve articolo pubblicato il 3 luglio 1996, di seguito riportato:

La costante evaporazione del Lago d’Aral, collocato al confine tra l’Uzbekistan e il Kazakistan, ha da poco portato alla luce in modo definitivo un complesso di enigmatici disegni scolpiti sul fondale. Fin dall’inizio degli anni Novanta si era cominciato ad assistere al lento apparire di questi segni, ma in un primo momento si era pensato ad un difetto nelle foto scattate dalle sonde per perlustrare il fondale del lago. Solo ora si è capito che i segni esistono e che rivestono una grande importanza scientifica. Come le famose linee dell’altopiano di Nazca in Perù, questi, all’apparenza, incomprensibili graffiti sono interpretabili solo dall’alto e coprono una superficie di ben 500 km quadrati. Si tratta di un gruppo di linee geometriche convergenti tutte verso una doppia freccia centrale.

La notizia è stata ripresa da alcuni siti Internet.
Nel seguente sito è possibile vedere un’immagine della strana figura:
http://www.flickr.com/photos/28476417@N00/56273721/ 

Nel seguente, la stessa figura risulta ingrandita:
http://www.flickr.com/photos/28476417@N00/56273720/in/photostream/

È abbastanza curioso che in tutto questo tempo non se ne sia più sentito parlare: se davvero si fosse trattato di un ritrovamento così sensazionale, sicuramente avrebbe suscitato un gran clamore.
La realtà è che, al di là del gratuito accostamento con le linee di Nazca e della fantasiosa datazione che qualcuno ha ipotizzato, nello strano asterisco c’è ben poco di misterioso. Sull’isola di Vozrozhdeniye, che emergeva dal lago di Aral anche prima del suo prosciugamento, i sovietici avevano infatti impiantato una base militare per la sperimentazione di armi biologiche. Attualmente l’isola rappresenta il più grande “cimitero” del mondo di bacillo dell’antrace (carbonchio).
Le linee che formano il misterioso asterisco sono le piste di un aeroporto che serviva la base. Altre linee più deboli risultano essere strade e resti di edifici o depositi. La soluzione del “mistero”, con una dettagliata descrizione della base sovietica e relativa documentazione iconografica, si trova in questo sito:

http://www.globalsecurity.org/wmd/world/russia/vozrozhdenly.htm

Ulteriori informazioni possono essere trovate in quest’altro sito, che si sofferma anche sui gravi problemi legati alla decontaminazione della zona:

http://www.biosecurity.sandia.gov/documents/vozrozhdeniye/vozrozhdeniye.htm

In lingua italiana si può vedere infine il seguente sito:

http://www.siamoiblei.com/aral/isola.htm

Nota: l’autore desidera ringraziare il Prof. Gianmarco Rinaldi che ha svolto un’accurata indagine sull’argomento.