Il forno a microonde usa un dispositivo chiamato magnetron, che fa oscillare un fascio elettronico ad una frequenza molto alta, producendo così una radiazione di microonde.
Gli apparecchi domestici o industriali usano una frequenza di 2.45 GHz ad una potenza di 400-1000 watts per un forno domestico standard, la cui alimentazione è progettata per fornire 4000 impulsi al magnetron.
La frequenza di 2.45 GHz viene utilizzata in quanto l’acqua assorbe l’energia elettromagnetica più velocemente e al massimo grado proprio a questa frequenza, dando così modo al cibo che contiene acqua di riscaldarsi rapidamente.
Le molecole di acqua contenute nel cibo, polarizzate dal flusso di onde, sono costrette ad allinearsi con il campo elettrico molto rapidamente e ad oscillare intorno al proprio asse. Il calore viene prodotto per effetto della notevole frizione intermolecolare. (si veda l’interessante esempio www.mi.infn.it/~phys2000/applets/h2o.html)
Siccome la capacità di propagazione delle onde elettromagnetiche dipende tra l’altro, in maniera inversamente proporzionale, anche dalla frequenza delle stesse, ne risulta che alla frequenza di esercizio del forno a microonde anche una sottile lamina metallica “riflette” le onde e quindi attenua considerevolmente il campo EM generato. In ragione di tale proprietà delle microonde si può ragionevolmente asserire che le stesse pareti metalliche del forno ed il vetro di cui è in genere equipaggiato lo sportello anteriore (vetro normalmente metallizzato o comunque dotato di retina metallica schermante) costituiscono già una più che valida schermatura. Per ulteriore protezione degli utilizzatori, tutti i forni a microonde devono essere dotati di un dispositivo di arresto automatico del magnetron in caso di apertura dello sportello.
Naturalmente le condizioni di sicurezza sopra citate valgono sino a quando il forno risulta integro ed in perfette condizioni di manutenzione!
Per ulteriori approfondimenti dell’argomento trattato rimando, come sempre, all’interessante lavoro precedentemente svolto in Via Lattea dal collega Daniele Andreuccetti, ed in particolare alle risposte:
Ritengo, inoltre, interessante visitare i seguenti siti:
§ //it.wikipedia.org/wiki/Forno_a_microonde