La mia non è una domanda, ma una considerazione a proposito della quale vorrei conoscere le Vostre reazioni. Più si procede nella ricerca della struttura ultima dell’Universo e più ci si rende conto he la realtà ha una organizzazione che ci appare paradossale. Siamo costretti quindi a rivedere i nostri assiomi e paradigmi sviluppati in millenni di evoluzione materiale e culturale. Il viaggio nella fisica dell’Universo diventa quindi un viaggio nella nostra mente e nella nostra coscienza, una esplorazione del nostro stesso pensiero e delle sue fonti. Che ne pensate?

Senza dubbio lo studio della fisica, e delle scienze in genere, investe
anche uno studio di tipo filosofico sulla conoscenza. Sin dagli albori
della civilta’, il filosofare prima e il fare scienza dopo sono stati
un continuo andare oltre il senso comune. La realta’ appare paradossale
quando si vuole considerare il senso comune come realta’. Per chi e’ disposto
a NON considerare se’ stesso e i propri sensi come l’unica realta’, come
l’universo o il centro dell’universo, non ci sono paradossi ne’ assiomi
da rivedere. C’e’ solo la gioia della scoperta, l’emozione dell’indagare
l’ignoto, dell’esplorare lo sconosciuto. In poche parole, del fare scienza.