Vorrei avere informazioni su una curva chiamata cicloide. Qual è la sua equazione e come la si calcola.

Storia di “una curvità graziosissima

Galileo cominciò ad
interessarsi di una curva, più in là definita “Cicloide“,
sin dal 1640. Il genio pisano diceva, infatti, “Quella
linea arcuata sono più di cinquant’anni che mi venne in
mente il descriverla, e l’ammirai per una curvità
graziosissima per adattarla agli archi d’un
ponte”.

Come tante altre,
l’idea dello scienziato non ha tardato molto ad
essere realizzata. Basta osservare i ponti dell’Arno
per convincersene, magari approfittando delle vacanze
Pasquali per fare una gita tra le meraviglie di Pisa.

La Cicloide è tanto
bella quanto semplice da descrivere. Si immagini una
bicicletta in movimento e si fissi un punto a piacere sul
perimetro di una delle due ruote: la curva descritta
dalla traiettoria di tale punto è detta cicloide.
La circonferenza della ruota è detta circonferenza
generatrice
.

Possiamo quindi
formulare la definizione della cicloide come la traiettoria
generata da un punto fisso su una circonferenza
generatrice che rotoli, senza slittamento, lungo un piano
.

La cicloide destò
l’interesse dei più grandi matematici del XVII
secolo perché era la prima curva “nuova”, nel
senso che non era mai stata precedentemente descritta nei
trattati di geometria classica. Esponenti come Pascal
(celebre per i suoi studi di algebra), Roberval,
Torricelli (a lui dobbiamo i primi studi sulla statica
dei fluidi) e Cartesio (la geometria analitica)
cominciarono ad investigarne le proprietà con interesse
sempre crescente. Ai primi tre è dovuta la dimostrazione
che l’area sottesa dalla cicloide tra due punti di
contatto sul piano è pari al triplo dell’area della
circonferenza generatrice (Galileo era inizialmente
incerto su tale proprietà); Cartesio si dedicò
particolarmente a sviluppare un metodo per calcolarne le
tangenti. Si consideri che tali dimostrazioni erano
estremamente difficoltose per l’epoca ed il
cimentarsi con esse era opera da matematici di grande
perizia; mancava ancora qualche anno, infatti, perché
Isaac Newton (legge di Gravitazione Universale)
sviluppasse il calcolo differenziale per investigare le
leggi che regolano il moto dei pianeti nel cosmo. Il
nostro mestiere di studenti-investigatori è sicuramente
semplificato grazie all’opera di tutte queste
persone.

 

L’equazione parametrica della cicloide

Possiamo costruire
l’equazione parametrica della cicloide proprio
partendo dalla definizione. Utilizziamo il Mathematica
per Windows per visualizzare i passi di costruzione della
curva.

Scriviamo inizialmente
l’equazione della ruota della bicicletta, ovvero una
circonferenza, il cui raggio può essere impostato senza
perdità di generalità ad 1.

L’equazione
parametrica sul piano di una circonferenza, con senso di
rotazione orario è

ruota[t_]:={Cos[-t],
Sin[-t]}

e tracciamola con
l’istruzione (Fig,1 )

ParametricPlot[ruota[t],
{t, 0, 8*Pi}]

A questo punto, dobbiamo
far avanzare la ruota lungo l’asse orizzontale in
modo simulare il moto di rotolamento senza slittamento.
Ciò significa che il centro di gravità della ruota (di
raggio 1) avanzerà di un tratto corrispondente
all’angolo di rotazione, ovvero t:

cicliode[t_]:={t+Cos[-t],
Sin[-t]}

tracciamola con (Fig. 2)

ParametricPlot[cicliode[t],
{t, 0, 8*Pi}]

Fig. 2: Cicloide sul piano con ascissa
passante per il centro della circonferenza
generatrice

 

Applichiamo ora una
traslazione della cicloide di Fig. 2 per ottenerne un
tracciamento “canonico”, ovvero con
l’ascissa passante per i punti di contatto sul
piano. In particolare, trasliamo il grafico lungo
l’asse delle ordinate di una distanza pari al raggio
, ovvero 1, e trasliamo lungo l’asse delle ascisse
diminuendo la fase del coseno di un angolo retto.

cicliode[t_]:={t+Cos[-t-Pi/2],
1+Sin[-t-Pi/2]}

tracciandola con (Fig.
3)

ParametricPlot[cicliode[t],
{t, 0, 8*Pi}]

 

Applichiamo, infine,
alcune trasformazioni sulle funzioni trigonometriche fino
a ridurne l’argomento al solo parametro t.
Tenendo conto delle proprietà

Sin[t+Pi/2]
= Cos[t]

Cos[t+Pi/2]
= -Sin[t]

Sin[-t]=-Sin[t]

otteniamo
l’equazione finale della cicloide, ridotta ai minimi
termini

 

cicliode[t_]:={t-Sin[t],
1-Cos[t]}