Quando riproduco un CD Audio sul PC, il lettore si occupa di estrarre il codice digitale contenente la musica, esegue poi gli algoritmi di correzione degli errori ed infine passa il tutto alla scheda audio, la quale esegue la conversione D/A ed amplifica il suono verso le casse. Tutto ciò è eseguito in modo egregio da praticamente tutti i lettori di CD. Non capisco allora perché solo pochi supportino l’ “estrazione digitale dell’audio” ed anche questi spesso producano schifezze piene di fruscii e scoppiettii, inoltre mi chiedo perché sia necessario settare tutta una serie di paramentri poco comprensibili che fanno sembrare l’intera operazione più una ricetta di cucina che non un algoritmo matematico. Non si tratta semplicemente di scrivere sull’HD la stringa binaria che altrimenti andrebbe alla scheda audio? (Luca Boschini)

Il lettore
di CD che si trova ormai dentro tutti i PC ha due uscite:

-una uscita
digitale (stringhe di bit 010001000100) che corrisponde alla
sequenza
di campioni a 16 bit per canale (2 canali=>stereo), 48000 campioni
al
secondo.

-una uscita
analogica, riprodotta da un convertitore D/A (digitale/analogico)
ben
progettato presente all’interno del lettore.

Normalmente
colleghiamo l’uscita analogica alla scheda audio, con un cavo
avente
tre o quattro poli (2 per ogni canale, qualche volta un polo e’ in
comune):

 

Destra
(R)
Comune
destra
Comune
Sinistra
Sinistra
(L)
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oppure:

Destra
Comune

(destra e sinistra insieme)
Sinistra
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L’uscita
analogica viene semplicemente amplificata (come faremmo noi con un impianto
stereo), cioe’ esclusa, o impostata al volume desiderato, dal mixer presente
sulla scheda audio.

Quando normalmente
registriamo il segnale su Hard Disk, in realta’ stiamo riconvertendo il
segnale da analogico a digitale utilizzando il convertitore A/D della
scheda audio, e percio’ rischiamo di introdurre del rumore come se registrassimo
da nastro magnetico o da disco.

Questo perche’
il segnale in ingresso e’ appunto analogico.

Ma il CD
puo’ essere letto anche in maniera “digitale”, senza bisogno della scheda
audio, utilizzando il BUS (normalmente IDE, o anche SCSI), che pero’ deve
essere programmato. A meno che non si abbiano a disposizione dei programmi
gia’ scritti oppure una scheda audio con ingresso digitale (penso che
esistano ma a prezzi poco accessibili).