Salve, ho scoperto il vs. sito per pura combinazione e siccome sono convinto che nulla e’ per caso vi voglio raccontare un fatto che mi e’ accaduto circa due anni fa. Premetto che cio’ che’ e’ accaduto non e’ accaduto solo a me a anche a mia moglie che era presente. Nel 1984 e’ morto mio padre, come sempre in questi casi si lasciano dietro domande e risposte mai fatte e mai ricevute. Comunque a parte qualche sogno premonitore non ho mai avuto certezza di un eventuale contatto. Cerchero’ a questo punto di spiegare cosa mi e’ successo: ci trovavamo io, mia moglie, mio figlio di 4 anni a dormire nella stanza da letto di mia madre a Genova, eravamo infatti in visita di cortesia. Durante la notte mi sveglia il pianto insistente di mio figlio che dormiva nel suo lettino trasportabile e, senza alzarmi dal letto nel buio della stanza vedo una luce circolare sfocata ma potente davanti ai miei occhi che (a questo punto entra in scena mia moglie che mi dice di avere la sensazione di una presenza nella stanza) diventando sempre piu’ piccola si dirige verso il soffitto e scompare. A questo punto mio figlio smette immediatamente di piangere e rassicurando mia moglie del fatto che non ci fosse nessuno nella stanza mi riaddormento senza dirle della “luce”, fra l’altro la cosa che mi ha fatto pensare e’ stato il senso di tranquillita’ che mi ha pervaso immediatamente dopo facendomi dormire senza paura. Al mattino mia moglie mi ricorda l’accaduto ed insiste nel dire che si era svegliata sentendo una presenza su di lei, come se una persona la stesse guardando, ma la cosa particolare fu che lei non aveva visto nessuna luce. Sinceramente non so cosa possa essere stato, vi escludo categoricamente che qualcuno possa essere entrato in casa in quanto oltre a noi in casa c’era anche mia madre che dormiva in un’altra stanza e che l’appartamento e’ provvisto d’inferriate alle finestre e di porta blindata (siamo a Genova!!) e comunque nulla mancava dalla casa, e l’anno scorso, su insistenza di un’amica, ho preso contatto con una persona che pratica scrittura medianica (Paola Bettali di Parma, la conoscete? se si, siete in grado di darmi notizie sulla sua affidabilita’?) e rivolgendo la domanda “se fosse stato mio padre ” la risposta fu : “….sono rimasto con voi in quel miracolo della pianta (?) e in quelle immagini che tu riesci a percepire…….tra il sonno e la veglia….” Questo e’ quanto, cosa e’ successo? P.s.: Mio padre mori’ nel 1984, si ammalo’ ad Agosto e mori a Dicembre, la cosa che mi ha segnato e’ stato che da Marzo del 1984, mentre era in procinto di lasciarci mio nonno (suo padre), io ebbi ripetuti sogni premonitori riguardando la morte del nonno ed in particolare di mio padre. Infatti feci piu’ sogni ricorrenti nei quali comunicavo a persone che mio padre stava morendo di cancro e a Marzo nessuno sospettava nulla in quanto mio padre fece, appunto a Marzo, una serie di esami presso un centro specializzato e il commento sull’esito degli esami fu “lei puo’ fare a 51 anni addirittura l’astronauta” …sic! Durante la malattia mio padre fece un sogno , ripetuto piu’ volte, che lo lascio’ interdetto , infatti lo racconto’ cosi’: “sapete ragazzi, a me e mio fratello, sono alcune notti che sogno che mi chiamate perche’ al telefono c’e’ il nonno che mi vuole parlare ma quando prendo la cornetta non c’e’ piu’ nessuno…”.

Rispondo volentieri alla domanda del lettore, tanto più che l’episodio
da lui narrato è avvenuto a Genova, città dove io stesso vivo. Spero di
non deludere le aspettative del lettore se la mia risposta escluderà ogni
intervento soprannaturale e trascendente e cercherà di fornire un’interpretazione
dei fatti in termini perfettamente normali. Vorrei, infatti, precisare
che la mia non è una posizione pregiudiziale e preconcetta. Essa è dovuta
semplicemente alla seguente regola che dovrebbe costantemente essere applicata:
prima di tirare in ballo il soprannaturale occorre assolutamente escludere
ogni interpretazione naturale. Veniamo ai fatti. Il lettore narra della
luce misteriosa che sarebbe comparsa all’interno della stanza. A me sembra
estremamente probabile che la luce possa essere stata originata da qualche
sorgente esterna: faro di moto, di auto o altro. Il lettore, infatti,
nella sua descrizione afferma che le finestre della stanza sono dotate
di inferriate. Questo mi fa dedurre che l’appartamento si trovi ai piani
bassi (non avrebbe, infatti, senso mettere le inferriate ai piani elevati).
Inoltre, essendo a Genova, è probabile che le finestre della stanza siano
dotate di persiane alla genovese le quali presentano aperture particolari
che consentono agevolmente l’entrata della luce dal basso. Inoltre il
fatto che la luce si sia diretta verso il soffitto, sia diventata sempre
più piccola e alla fine sia scomparsa rende ancora più probabile l’ipotesi
secondo la quale la luce sarebbe stata originata da un veicolo in movimento
nella strada sottostante la stanza. È anche probabile che la stessa luce
o il rumore esterno siano la causa del pianto del bambino. Anche la sensazione
della presenza di qualcuno nella stanza da parte della moglie del lettore
può avere la stessa origine, unita al fatto di trovarsi a dormire in un
ambiente non abituale. Il fatto che la signora abbia affermato di non
aver percepito la luce, può essere interpretato facilmente poiché durante
il sonno la nostra percezione della realtà circostante è spesso alterata
e non sempre è cosciente. Il senso di tranquillità avvertito dal lettore
dopo l’episodio della luce può spiegarsi semplicemente a causa della constatazione
che nella stanza non c’era nulla di anomalo e, soprattutto, dal sollievo
derivante fatto che il bambino abbia finalmente smesso di piangere.

Il lettore dice poi di essersi rivolto a una medium e chiede informazioni
circa la sua affidabilità. Non conosco la medium in questione, ma posso
assicurare il lettore che nessun medium è affidabile. Indipendentemente
dalla loro buona o cattiva fede, tutti i medium vantano poteri che non
sono mai stati dimostrati. Tutte le volte che le presunte capacità dei
medium (compresa la scrittura automatica) sono state analizzate in modo
serio, utilizzando criteri di controllo adeguati, sono emersi trucchi
(nel caso dei medium in cattiva fede) o semplici illusioni (nel caso dei
medium in buona fede). La risposta alla domanda del lettore che la medium
fa dire alla presunta entità (“….sono rimasto con voi in quel miracolo
della pianta (?) e in quelle immagini che tu riesci a percepire…….tra
il sonno e la veglia”) non fa altro che riproporre al lettore le informazione
che lui stesso avrà sicuramente fornito precedentemente alla medium. In
pratica la medium (come sempre accade) non ha fatto altro che dire al
lettore quello che lui stesso voleva sentirsi dire. Sicuramente il fatto
che il lettore abbia avuto conferma da parte della medium della reale
presenza dello spirito del padre nella stanza, quella notte a Genova,
lo avrà gratificato dal punto di vista emotivo. Sicuramente lo avrà gratificato
di più di quanto non possa fare l’interpretazione che io sto fornendo
relativamente ai fatti accaduti. A ognuno di noi fa piacere sentirsi dire
ciò che desideriamo, ma confondere i nostri desideri con la realtà e sempre
molto rischioso.

Per quanto riguarda infine i sogni premonitori, posso dire al lettore
che anche in questo caso nessuno ha mai dimostrato che durante il sonno
si possa veramente predire il futuro. È vero che a volte questo sembra
capitare, ma si tratta di semplici coincidenze. È stato calcolato che
ognuno di noi fa, in media, 250 sogni per notte. A questo mondo siamo
oramai 6 miliardi, quindi, ogni notte, avvengono 250×6 miliardi = 1.500.000.000.000
di sogni. Quindi è facile rendersi conto che la probabilità che qualcuno
di questi sogni preveda un evento che si realizzerà veramente è, tutto
sommato, elevata. Occorre inoltre tenere conto che le circostanze in cui
avvennero i sogni segnalati dal lettore sono piuttosto particolari. Durante
la malattia del nonno, il lettore era evidentemente preoccupato e questo
può aver influenzato i suoi sogni. È inoltre abbastanza frequente che
nei sogni le preoccupazioni rivolte a una certa persona vengano trasferite
su altre (in questo caso dal nonno al padre). Gli esami clinici con esito
negativo fatti dal padre del lettore nel mese di marzo mi inducono a pensare
due cose. Innanzi tutto confermano, ahimè, la triste constatazione che
purtroppo molti medici sbagliano diagnosi. Inoltre, mi nasce spontaneo
pensare che, se il padre del lettore era ricorso a questo check-up, qualche
problema di salute doveva pur averlo. I familiari ne erano al corrente
e questo spiega la preoccupazione del lettore che può avere influenzato
i suoi brutti sogni. Anche il sogno della telefonata, fatto dal padre
del lettore, si spiega abbastanza facilmente a causa della recente perdita
del nonno. Come afferma il lettore in apertura, in occasione della scomparsa
di una persona cara “si lasciano dietro domande e risposte mai fatte e
mai ricevute”. Sono proprio queste domande e risposte che influenzano
il nostro modo di interpretare i fatti: siano esse luci notturne o apparenti
sogni premonitori. Come afferma lo scrittore vittoriano William Makepeace
Thackeray nel romanzo La fiera delle vanità: “Quando si vive di
presentimenti, capita per forza che qualcuno si avveri”. In certi momenti
di disagio psicologico, dovuti ad esempio alla perdita di persone care,
è facile avere presentimenti e interpretare erroneamente i fatti. Occorre
tuttavia stare molto attenti a non perdere di vista la razionalità e il
senso critico per evitare di cadere vittima delle proprie illusioni, o
peggio ancora, di personaggi privi di scrupolo che speculano sulle altrui
debolezze.