Vorrei avere informazioni su forme animali o vegetali ibride quali mandaranci, mapo o ibridi pantera-leone o simili: come sono ottenuti? Ne esistono di simili in natura?



Uno dei più conosciuti ibridi: il mulo.

Il Mulo è un ibrido interspecifico fra lo stallone asinino
e la cavalla.

Gli ibridi sono animali nati da genitori di specie differenti.

Il concetto di
SPECIE è uno di quelli che maggiormente sono stati
al centro di dibattito fra biologi, naturalisti,
filosofi: quando si consideri che in natura il passaggio
dalle forme più semplici a quelle più complesse
rappresenta un continuum, si può comprendere come tra
quelle più vicine tra loro possa essere veramente
difficile stabilire delle divisioni che rispondano sotto
i diversi punti di vista.

E le divergenze sono
facilmente comprensibili: in alcuni casi sono considerati
appartenere a due specie diverse individui che si
differenziano solo per elementi morfologici secondari e
che accoppiandosi originano ibridi indefinitivamente
fecondi (Bos taurus e Bos indicus divergono
solo
per la gobba); in altri
casi vengono ascritti alla stessa specie individui che
presentano differenze morfologiche accentuate (un terrier
a pelo liscio è alto 15 cm., un Wolfhound raggiunge
un’altezza di 90 cm ed un peso di 60 kg.).

Tralascio le definizioni
di specie date prima dell’affermarsi della teoria
evoluzionista, e ricordo solo per dovere storico Limneo
che, ligio alla Genesi, identificava le specie con le forme
create da Dio (tot sunt species quot format diversas
ab inizio creavit infinitum Ens
) tramandatesi senza

variazione degna di nota (varietates
laevissimas non curat botanicus
).

Darwin riconobbe quanto
artificiosa fosse la catalogazione degli esseri viventi
in gruppi separati tra loro tanto che egli affermava
la specie altro no è che un termine dato
arbitrariamente, per comodità, ad un gruppo di individui
che si somigliano molto tra loro
” e rilevava
quindi che la
suddivisione costituisce
una comodità – meglio una necessità – specialmente per
fini didattici, i caratteri varianti, anche se acquisiti
si possono trasmettere geneticamente altrimenti la
selezione naturale non gioverebbe alla evoluzione.

Se nel caso degli agrumi
quindi sono le caratteristiche genetiche del genere ad
offrire particolari opportunità “naturali” ,
note da secoli, per altri generi e specie l’uomo ha
messo a punto tecniche specifiche, sempre più
evolute per ottenere ibridi interspecifici, in
alcuni casi è sufficiente convivere con percentuali di
successo estremamente ridotte (…perché, come detto, le
leggi umane non si attagliano alla biologia al 100%, e se
pure le percentuali di ibridi ottenibili sono
estremamente basse, anche un solo individuo può poi
essere propagato vegetativamente). Frequentemente gli
ibridi sono sterili a causa di perturbazioni nel processo
formazione degli organi sessuali o durante la
gametogenesi, causati ad esempio dalla mancanza di
appaiamento cromosomico alla meiosi, ma questo non
impedisce che molti ibridi interspecifici siano i
migliori portinnesti per alberi da frutto

Le opportunità per
l’ibridazione si moltiplicano con lo sviluppo di
metodi tecnologicamente sempre più complessi, come
l’ibridazione in vitro, la fusione di cellule
somatiche (previa trasformazione delle cellule complete
in protoplasti), o l’ingegneria genetica, dove solo
porzioni di un determinato genoma (che appartiene anche a
specie lontanissime, addirittura a regni diversi) va a
fare parte del corredo genetico di un individuo che viene
definito transgenico).

In zootecnia vengono
descritti i seguenti ibridi:

Genere Equus:

E. asinus (asino)
stallone x E. caballus (cavalla) = mulo (ibrido
non fecondo)

cavallo stallone x asina =
bardotto (non fecondo)

Il mulo è stato largamente
utilizzato come animale motore che in ambienti
sfavorevoli presenta maggiore resistenza ai disagi ed
alla fatica del cavallo con mole altrettanto grande.


Altri meticci possono
ottenersi tra cavallo e zebra (E. zebra) e
reciproco, e con altre specie.

Genere Bos:

B. taurus (bovino
domestico) x B. indicus (zebù) = ibridi fecondi
impiegati in India, Africa resistenti, come lo zebù ai
climi caldi ed alle malattie tropicali.

B. taurus x B.
grunies
(Yak) dà ibridi impiegati in Tibet

B. indicus x B.
grunies
dà ibridi di grande vigore: le femmine sono
fertili, ma i maschi sono sterili e così avviene anche
nell’eventuale generazione nata da una femmina ibrida ed
un maschio delle specie di partenza.

L’unione tra il bovino
comune ed il Bisonte americano dà prodotti chiamati
Cattalo che di consueto muoiono alla nascita se maschi ma
sono normalmente fecondi se femmine.

Genere Camelus:

Si hanno soggetti fecondi
sia dall’accoppiamento tra C. bactrianus (cammello
a due gobbe) x C. dromedarius (ad una gobba), che
tra L. vicugna (lama) x L. pacos
(alpaca)

Genere Ovis:

Si hanno soggetti fecondi
sia dall’accoppiamento tra Ovis musimon (muflone)
x O. arie (pecora) che tra Capra ibex (stambecco)
x O. ircus (capra)

Invece non si hanno ibridi
incrociando pecora e capra.

Negli Uccelli domestici
gli ibridi sono possibili: assai conosciuto quello tra il
Phasianus colchicus (fagiano) x Gallus gallus;
meno quelli tra pollo e faraona, pollo e pavone, pavone e
faraona,

anitra a oca ecc. che,
quando avvengono danno origine a soggetti tutti maschi.


Alcune altre domande
sullo stesso argomento


Ho letto
con interesse la risposta sugli ibridi e la domanda mi
sorge

spontanea:
dato che c’è una piccola differenza nel corredo
cromosomico

fra
scimmia e uomo, è possibile un ibrido ? Non è mai stato
l’esperimento

di
fecondazione di una scimmia con seme umano ?

(risponde Leonardo Ricotti)
Non so rispondere, ma non
credo che vi sia compatibilita’ genetica tra l’uomo e la
scimmia. Peraltro l’esperimento porrebbe problemi etici
insormontabili.

Se si
accoppiano un mulo e un cavallo nasce qualcosa.


Ma se
ipoteticamente lo fanno (per es.)un cane e un gatto? Un
uomo e una scimmia? Quale sono le specie animali
compatibili a livello di riproduzione?

(risponde Leonardo Ricotti)
Mulo e cavallo sono
incompatibili e non danno frutto, anche se è possibile e
frequente l’accoppiamento.

Per la seconda parte
rimando
alla precedente risposta sugli ibridi