Vorrei avere gentilmente delle informazioni riguardanti le reazioni di precipitazione con idrossido di sodio per l’analisi delle acque potabili. Il problema è scaturito dalla mia volontà di effettuare una semplice analisi dell’acqua (rubinetto), con una concentrazione di soda di 1M ottenendo un intenso precipitato bianco. Premetto che questa volontà è dovuta alla pessima qualità dell’acqua (puzza) erogata in questo periodo nel mio paese. La cosa mi sembra alquanto preoccupante e grave visto l’uso domestico di questo bene primario soprattutto alla luce di analisi di altre fonti di rubinetto eseguite personalmente con risultati negativi. Volevo avere suggerimenti su come devo comportarmi ed eventualmente se il caso di fare ulteriori analisi di laboratorio (sono un chimico), prima di fare controllare l’acqua alla USL. Ringrazio anticipatamente per l’attenzione prestata rimango in attesa di un Vostro chiarimento.

L’aggiunta di idrossido di sodio ad una acqua di rubinetto e’
presumibile che faccia precipitare soprattutto carbonato di sodio in quanto
lo ione idrocarbonico e’ normalmente presente nelle acque potabili,
provare per credere con una acqua minerale bicarbonato-calcica . A questo
proposito vediamo di definire il fatto che acqua potabile non significa
certo priva di sali o ioni ma semplicemente si tratta di acqua il cui
contenuto e’ certamente innocuo (o meglio non nocivo) per la salute.

Piuttosto
che tentare un approccio analitico cosi’ poco razionale (nessuna
analisi su acqua potabile prevede un trattamento di precipitazione con
idrossido di sodio) vediamo cosa fare nel caso dovessimo dubitare della
potabilita’ dell’acqua di rubinetto. E’ ovvio che solo
una modifica delle caratteristiche organolettiche puo’ farci pensare
che l’acqua che sta uscendo dal rubinetto di casa non sia potabile.
Con questo voglio dire che solo la modifica di colore, sapore e/o
odore dell’acqua ci fa sospettare di un suo inquinamento.

Una acqua torbida e’ senz’altro
indice di presenza di particelle inquinanti: per esempio mucillagini,
muffe verdastre che si formano soprattutto in cisterne di cemento con
poco flusso di acqua; oppure se il colore e’ sul marrone scuro probabilmente
si tratta di terriccio finito sulla rete di distribuzione a causa di rottura
di tubazioni: se il colore e’ sul rosso-bruno allora sono tracce
di ruggine su vecchie tubazioni ecc…

Quando valutiamo il sapore dell’acqua
dobbiamo tener presente che l’essere umano percepisce solo quattro
sapori: agro, salato, amaro e dolce e quindi tutta la gamma di sapori
che crediamo di apprezzare in realta’ e’ dovuta all’influenza
dell’odore: tant’e’ che le persone raffreddate hanno la
tendenza a valutare tutti i cibi insipidi.

Passiamo ora all’odore di una acqua.
Odore di putrido, di pesce, di terra, sta’ ad indicare presenza di
materiale organico in decomposizione; con odore di uova marce e’
presente idrogeno solforato; l’ammoniaca ha un odore pungente alcalino;
i mercaptani hanno odore di piante putride; con odori aromatici abbiamo
inquinamento da idrocarburi o benzine ecc….Un odore pungente acido,
oppure di ipoclorito di sodio (varecchina) indica soprattutto una aggiunta
“abbondante” di cloro fatta in genere nelle ore serali da parte
del gestore dell’acquedotto al fine di clorare (disinfettare) l’acqua
e la rete idrica.

Cosa fare se notiamo che qualcosa non
va’ nell’acqua oppure abbiamo solo il sospetto che non sia potabile?

Telefonare o recarsi immediatamente alla
ASL (azienda sanitaria locale) servizio Igiene e Tutela Salute Pubblica
fornendo indicazioni quanto piu’ precise e dettagliate di quello
che abbiamo notato chiedendo una verifica e/o un sopralluogo e contestualmente
scrivere una lettera circostanziata diretta al Sindaco del Comune e farla
protocollare. La ASL e’ responsabile dei controlli mentre il Sindaco
e’ responsabile della salute pubblica.