Sento spesso parlare di 1° e 2° effetto Magnus ma non ho informazioni. Mi piacerebbe conoscerli e sapere che ruolo hanno nella “rotonave di Flettner”.

Suggerirei al lettore di analizzare le pagine web curate dal nostro
gruppo:

http://www.diam.unige.it/~irro/cilindro.html

con particolare attenzione al capitolo riguardante il moto intorno ad
un cilindro.
Anche se in questo capitolo non sono citati esplicitamente ne’ l’effetto
Magnus ne’ la rotonave di Flettner, la pagine descrivono esaurientemente
tali effetti.
Nelle pagine e’ infatti descritto come un cilindro investito da un moto
uniforme (negli esempi diretto da destra verso sinistra) subisca una forza
in direzione perpendicolare al moto (verso l’alto negli esempi) quando
sia presente una circolazione antioraria. L’intensita’ di tale forza (detta
portanza) e’ proporzionale all’intensita’ della circolazione stessa secondo
la formula

L = rho U_inf gamma

dove rho e’ la densità del fluido, U_inf e’ la velocita’
del fluido a distanza infinita dal cilindro, gamma e’ la circolazione
attorno al cilindro.

Per completare la spiegazione e’ sufficiente a questo punto aggiungere
che la circolazione puo’ essere prodotta facendo ruotare il cilindro in
senso antiorario (maggiore la velocita’ di rotazione, maggiore la circolazione).
Questo e’ l’effetto Magnus.

Quanto alla rotonave di Flettner, essa sfrutta tale effetto ed e’ realizzata
con un alto cilindro rotante posizionato come un albero, che viene investito
dal vento e quindi produce una forza in direzione perpendicolare al vento
stesso che puo’ essere utilizzata come forza propulsiva. Si veda, a questo
scopo, l’esperimento descritto alla pagina: http://www.physics.umd.edu/deptinfo/facilities/lecdem/f5-31.htm
che dovrebbe risolvere ogni dubbio.