E’ possibile misurare la corrente all’interno di un circuito per mezzo di un voltmetro, senza sapere la resistenza totale del circuito?

mmagino
che il tuo sia un problema più di tipo teorico che pratico, in quanto
sono oggi in commercio a poche decine di migliaia di lire dei multimetri
che, oltre che voltmetri, sono anche amperometri in grado di misurare
da 20A fino a pochi microampere. In ogni modo, è possibile, pur di fare
qualche piccola assunzione preliminare. Supponiamo dunque di voler misurare
la corrente che entra (o esce) da uno dei morsetti del tuo circuito, ed
immaginiamo di sapere che l’impedenza totale vista a quel morsetto è “sufficientemente
alta”, dove per “sufficientemente alta” intendo almeno qualche centinaio
di ohm, in modo che l’inserimento di un secondo carico da pochi ohm in
serie non alteri in modo significativo il suo funzionamento. Ciò è di
solito vero se il morsetto che scegli è l’ingresso delle alimentazioni,
ma può non esserlo se desideri misurare un’uscita in potenza (tipo quella
degli amplificatori che va alle casse). L’idea è proprio quella di inserire
una resistenza R da pochi ohm in serie al circuito e di misurare la tensione
V che cade ai suoi capi, da cui puoi dedurre che la corrente che vi scorre
è V/R. Questa tecnica è utilizzata piuttosto spesso nei regolatori di
tensione degli alimentatori, per creare dei limitatori di corrente che
entrano in funzione quando essa eccede una soglia prefissata. Ti faccio
solo notare che la resistenza che scegli deve poter dissipare una potenza
pari ad RI2; se perciò per esempio inserisci una resistenza da 1 ohm e
supponi che nel tuo circuito possa scorrere una corrente di circa 1 ampere,
non puoi usare una resistenza “usuale”, fatta per dissipare al massimo
1/4 o 1/8 di Watt, a seconda dei modelli, in quanto la vedresti ben presto
fumare: dovrai procurati una resistenza di potenza, da almeno 1W, meglio
se 2 o 5 per prenderti un po’ di margine di sicurezza.