Cosa significa l’affermazione: “La velocità della luce è uguale in qualsiasi sistema di riferimento”?

La relatività ristretta assume l’esistenza di uno spazio-tempo infinitamente
esteso; questa struttura e i fenomeni che in essa avvengono
sono studiati da una particolare classe di osservatori: gli osservatori
inerziali, dotati di metro e di orologio, per permettere loro di eseguire
misure di distanze e di tempi (sistema di riferimento inerziale).

Questi osservatori hanno moto relativo rettilineo uniforme (niente accelerazioni)
e per essi vale il principio di inerzia enunciato da Newton.

La relatività ristretta e la meccanica di Newton hanno quindi in comune
il fatto che le proprie leggi siano valide soltanto rispetto a certi sistemi
di coordinate, ossia quelle inerziali.

La relatività ristretta nega l’osservabilità di un moto assoluto, asserisce
che tutti i sistemi di riferimento inerziali siano equivalenti e, in particolare,
per questi sistemi le leggi fisiche si scrivono alla stessa maniera. Come
ultima cosa richiede che la velocità della luce sia costante; questa velocità
e’ uguale in tutti i sistemi di riferimento inerziali.

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