Vi sarei molto grata se mi sapeste dare informazioni sul tiglio e in modo particolare sull’apparato radicale.

Il Tiglio è un albero appartenente alla famiglia delle Tiliacee. Il genere Tilia è l’unico rappresentante dell’intera famiglia per quanto riguarda la flora spontanea italiana.

Il nome deriva dalla parola greca ptìlon, che significa ala, in riferimento alla presenza, sui peduncoli delle infiorescenze, di una brattea appiattita e allungata che permane per l’intero periodo della maturazione dei frutti, e che ha lo scopo di facilitare la dispersione del seme ad opera del vento.

Il nome comune è riferito normalmente a Tilia platyphyllos, una specie arborea assai frequente in Italia, tipica di boschi umidi e di ambiente fluviale, ma spesso coltivata anche lungo le vie e nei parchi.

Altra specie spontanea in Italia è Tilia cordata, che si distingue dalla precedente per i caratteristici ciuffi di peli rossastri in prossimità delle nervature della pagina inferiore della foglia, e per il fatto che il frutto tondeggiante non presenta le caratteristiche 5 coste longitudinali che invece tipizzano Tilia platyphyllos.

L’apparato radicale risulta superficiale e ampio, con un sistema composto da una radice principale a fittone e da numerose e lunghe radici laterali. Quest’ultime tendono ad assumere uno sviluppo volumetrico molto esteso e superficiale il che può determinare danni a strutture fisse, come muri e manti stradali.

Da un punto di vista biologico le radici del Tiglio (e non solo quelle del Tiglio…) svolgono alcune funzioni principali:

l’assorbimento dell’acqua e dei sali minerali dal terreno

l’ancoraggio al substrato

l’accumulo di sostanze di riserva

Per quanto riguarda le caratteristiche anatomiche si distingue:

1. una zona apicale: dove avviene l’accrescimento in lunghezza della radice. L’apice radicale è avvolto esternamente da un cappuccio protettivo di cellule parenchimatiche, detto cuffia.

2. una zona liscia (o di accrescimento per distensione): dove le cellule subiscono i processi di differenziazione e accrescimento.

3. una zona di struttura primaria: dove si distinguono una zona pilifera (con i peli costituiti dall’estroflessione di un particolare tessuto detto endoderma, adibito alle funzioni di assorbimento) e una zona suberosa.

4. una zona di struttura secondaria: che è presente solo nelle Gimnosperme e nelle Dicotiledoni (come il Tiglio). In questa zona avvengono i processi di accrescimento secondario e le strutture anatomiche sono come quelle che si riscontrano nel fusto.