Vorrei sapere se l’acido fluoridrico è in grado di sciogliere il vetro e con che tempi di reazione? Se sì come faccio ad ottenerlo puro da una soluzione diluita per esempio al 40%?

Una soluzione di fluoruro di idrogeno, meglio conosciuta
come acido fluoridrico, fu usata già a partire dal XVII secolo per incidere
il vetro. Il fluoruro di idrogeno è miscibile in tutte le proporzioni
con l’acqua, ma con questa forma una miscela azeotropica contenente il
38.3% di HF (con punto di ebollizione a 112.0°C). La silice in polvere
viene sciolta molto rapidamente da una soluzione al 38% circa, ma la velocità
di reazione con il vetro sarà molto influenzata dall’ampiezza della superficie
esposta al contatto dell’acido. Ciò significa ad esempio che sciogliere
delle palline sarà più semplice che sciogliere una lastra. Ricordo che
in laboratorio dovevo prelevare dell’acido fluoridrico appunto al 38%,
ed ho usato una pipetta in vetro (ero alle mie prime esperienze), istantaneamente
sulla superficie del vetro si è formato uno strato di gel bianco effetto
dell’acido.

A partire da una soluzione
al 40% non si può effettuare una distillazione, infatti siamo circa alla
concentrazione azeotropica. Disidratare l’acido sarebbe molto laborioso
e la maggior parte dei sali disidratanti si scioglierebbero. Io credo
che sia più semplice produrre l’acido da un suo sale (come fluoruro di
sodio) per reazione con acido solforico al 98% e riscaldamento. Il gas
che si forma è HF puro (p.e. 19.51 °C) che condensato è pronto all’uso.
In ogni modo concentrare troppo l’acido può avere l’effetto contrario
di aumentare la reattività perché diminuisce la dissociazione, e quindi
l’attività dell’acido.

 L’acciaio è un buon materiale per la costruzione di impianti destinati
sia alla produzione che al trasporto di HF puro. Le soluzioni acquose
invece presentano maggiori inconvenienti poiché la corrosione dell’acciaio
diviene energica a concentrazioni dell’acido inferiori al 70%, ed è così
anche per altri metalli. Il polietilene è resistente e quindi adatto come
contenitore per l’acido.

Attenzione!
Sia l’acido anidro, che quello acquoso, sono reattivi chimici pericolosi
e richiedono cautele particolari per essere maneggiati. L’acido penetra
in profondità nei tessuti del corpo umano, e causa profonde bruciature.
E’ una sostanza da trattare con i guanti, ma non basta, i suoi fumi possono
anche intaccare lo smalto dei denti.