E’ possibile che i due oceani, Atlantico e Pacifico, collegati con il canale di Panama siano a quote tra loro differenti? Stessa cosa per il canale di Suez. Grazie, Alessandro.

Non sembrano esistere tali differenze
di livello.

Gli studi per aprire una via d’acqua tra
il Mediterraneo ed il mar Rosso vennero avviati intorno al 600 a.C. su
ordine del faraone Nechao, ma un primo tentativo era già stato fatto nel
2000 a.C. ad opera del faraone Sesostri che fece scavare un canale tra
il Nilo ed il Mar Rosso. Dall’epoca di Nechao sino a tutto il XVIII secolo
gli studi e progetti per la realizzazione di un canale tra il Mediterraneo
ed il Mar Rosso si scontrarono con diverse convinzioni e con la credenza
che il livello del mar Rosso si trovasse ad una quota di alcuni metri
superiore rispetto al Mediterraneo.

Ancora nel 1798 l’ingegnere francese Lepàre
dissuase Napoleone dallo scavare il canale per via di un dislivello tra
i due mari che, durante l’alta marea, doveva superare i nove metri. Solo
nella seconda metà  del diciannovesimo secolo i cartografi e geografi arrivarono
alla conclusione che non esisteva alcun dislivello significativo in grado
di pregiudicare le opere di scavo e di attraversamento. Infine il progetto
dell’opera fu affidato a Ferdinand de Lesseps, ed il canale (detto di
Suez) fu inaugurato nel 1969, lungo complessivamente 161 chilometri (oggi è lungo una decina di chilometri in più ¹). Il canale di Suez era nel 1869
largo in superficie da 25 a 90 metri, con una profondità  minima di 8 metri.
Attualmente la larghezza superficiale non è mai inferiore a 140 metri,
e la larghezza del fondo varia tra 60 e 100 metri. La profondità  attuale
si aggira tra i 13 ed i 15 metri. Dal 1951, inoltre, tra El-Qantara e
El-Firdan Il canale è “doppio” per permettere alle navi di incrociarsi
nelle due direzioni.

Identico discorso, dal punto di vista dei
dislivelli, può² essere fatto per il canale di Panama. Nonostante già dal
sedicesimo secolo fosse evidente l’enorme utilità  di un passaggio diretto
tra l’oceano Atlantico e quello Pacifico, evitando la circumnavigazione
dell’America meridionale, solo nel 1875 (sei anni dopo l’inaugurazione
del canale di Suez e proprio a seguito del successo di questo) la Sociétè
Civile Internationale du Canal Interocéanique ottenne dal governo della
Colombia una concessione per la costruzione di un canale attraverso l’istmo
tra le due Americhe. Inizialmente il progetto e la realizzazione fu affidato
allo stesso ing. Lesseps che si occupò² del Canale di Suez, ma la società 
di Lesseps fece bancarotta nel 1888 e per oltre 10 anni il progetto venne
accantonato.

Nel 1904 il governo statunitense ottenne
dal governo Panamense una concessione per la realizzazione del canale.
Le prime navi cominciarono a transitare attraverso l’istmo di panama nel
1914, attraverso gli 81 chilometri del canale (il canale è¨ largo da 91
– “taglio Gallard” – a 300 metri, e profondo da 12,5 a 13,7 metri).

Lungo il canale, o meglio, i diversi canali
che mettono in comunicazione diversi specchi d’acqua, sono state realizzate
diverse dighe. La maggiore servì per sbarrare il corso dell’impetuoso
fiume Chagres, e portò² alla formazione del lago artificiale di Gatun (425
km quadrati: due volte il nostro lago Maggiore). Furono inoltre costruite
diverse chiuse, una delle quali (a tre gradini) indispensabile per portare
le navi in transito nel canale dal livello del mare sino a quello del
lago di Gatun (26 metri più¹ in alto).

A parte il dislivello di questo grande
lago, non esitono dislivelli misurabili tra la sponda atlantica e quella
pacifica dell’istmo di Panama. Gli Stati Uniti si adoperarono per proteggere
il canale, di enorme interesse strategico soprattutto per gli USA, e dettero
vita alla “Zona del Canale”. La gestione del canale è rimasta in mano
agli americani sino al 1999, quando fu affidata ad una società cinese.


Carta approssimativa dei punti anfidromici1 e delle linee cotidali2 degli oceani.

Note:

1- In oceanografia il “nodo anfidromico” è il punto d’intersezione sulla superficie marina delle linee cotidali.
Il nodo anfidromico presenta ampiezza di marea costantemente nulla e attorno a esso l’onda di marea tende a ruotare
in senso antiorario nell’emisfero nord e in senso orario nell’emisfero sud.

2- Le linee cotidali  uniscono i punti che hanno l’alta marea nello stesso istante.