Che cosa si intende per georeferenziazione di una carta topografica e qual è la sua utilità?

Nel tentativo di riportare la topografia e l’orografia della Terra, noi
facciamo ricorso a varie tipologie di proiezioni che ci consentono di
trasferire i dati dalla superficie “quasi sferica” della Terra
ad un foglio bidimensionale (supporto cartaceo o elettronico).

Proiezione ortografica

Proiezione conica centrale di Lambert

Proiezione cilindrica,
rappresentazione di Mercatore


Una carta geografica è definibile in modo classico come “una rappresentazione
ridotta, approssimata e simbolica su di un piano di una parte limitata
o di tutta la superficie terrestre”.

Una carta “esatta” dovrebbe avere teoricamente, in contemporanea,
tre requisiti:

1) equidistanza: rapporto costante tra le distanze sulla carta e quelle
nella realtà;

2) isogonìa: uguaglianza degli angoli tra le diverse direzioni sulla
carta e le stesse direzioni sulla superficie terrestre;

3) equivalenza: rapporto costante tra le aree della carta con quelle
corrispondenti nella realtà.

E’ chiaro però che la carta che più risponde a queste esigenze (nello
stesso tempo) è quella di un mappamondo.

Dal punto di vista della classificazione, le carte topografiche si collocano
in scale comprese tra 1:10.000 e 1:100.000 (es.: fogli e tavolette della
Carta Topografica d’Italia, a cura dell’Istituto Geografico Militare).
Per esigenze ancora più puntuali si utilizzano anche carte (mappe,
in termini didattici) alla scala di 1:5.000 (es. per la stesura di PRG,
piani regolatori generali).

Una delle urgenze più sentite in questi ultimi anni è quella di utilizzare
la base topografica di interesse con la sovrapposizione di dati e di informazioni
che, in alcuni casi, sono in continuo cambiamento.

Per avere una visione (quasi) in tempo reale di un territorio, diverse
Aziende informatiche hanno sviluppato software per la compensazione 
e per la georeferenziazione di qualsiasi supporto cartaceo (es.:
fogli di mappa catastali, foto aeree, tavolette derivate da restituzioni
aerofotogrammetriche, …) con lo scopo di rispondere soprattutto a due
esigenze dell’utente:

1) visione “in continuo” del territorio in esame (in questo
caso il monitor del computer è una piccola finestra che possiamo spostare
a piacere sulla base topografica);

2) stampa di tutta l’area oggetto di studio (o di una sua parte: la nostra
finestra) alla scala desiderata.

Le fasi di elaborazione con software si possono così riassumere:

1) compensazione dei fogli di mappa, risultanti dalla scansione, mediante
degli algoritmi matematici sofisticati basati sui triangoli affini, con
lo scopo di ridurre al minimo (teoricamente: eliminare) le deformazioni
che sono connesse alla fotocopiatura, alla stesura su lucido, alle dilatazioni
e/o compressioni che l’immagine subisce nella fase di scansione;

2) ricalcolo sistematico (“in continuo”) di tutti gli elementi
cartografici evidenziati, in modo da consentire una precisione altissima
delle coordinate reali Cassinis-Soldner o Gauss-Boaga;

3) georeferenziazione dei fogli di mappa mediante il riferimento delle
coordinate poste sulla squadratura dei fogli o al loro interno;

4) ricostruzione del mosaico dei fogli, per ottenere la visibilità “in
continuo” di tutto il territorio, dando l’impressione di un macro-foglio
elettronico che autocompensa le deformazioni, annullandole.

Successivamente un’immagine elettronica (digitale) della carta topografica
può essere trattata in due modi:

1) in coordinate locali: non è necessario attivare alcuna operazione
di georeferenziazione, ma non possiamo effettuare nessuna misura di controllo
e di verifica su di essa;

2) in coordinate-mondo: la carta viene riportata virtualmente nelle sue
proprie coordinate geografiche, così da ottenere un modello in scala 1:1
del territorio.

Impieghi pratici

Il Sistema Informativo Territoriale (SIT) permette quindi di avere un
approccio globale allo studio ed alla gestione del territorio, perché
possono essere attivati dei collegamenti agli oggetti mediante dei puntatori.

Ad esempio si possono controllare i dati prodotti da settori diversi
relativi all’uso del suolo, ai flussi di traffico, alla rete idraulica,
ai valori dei terreni e dei fabbricati (calcolo ICI, tassa asporto rifiuti,
…), e comunque a tutte quelle informazioni che consentono di avere un
quadro socio-economico e storico-culturale di un territorio.