In che cosa consiste la dolomitizzazione?

La dolomitizzazione (in inglese dolomitisation) è un processo attraverso il quale una roccia calcarea (costituita principalmente dal minerale calcite, un carbonato di calcio) si trasforma in dolomia (roccia carbonatica costituita essenzialmente dal minerale dolomite, un carbonato doppio di calcio e magnesio).


calcite

Dolomia

Tale trasformazione può avvenire durante e dopo la deposizione di un sedimento calcareo e può essere parziale o totale. Spesso solo una parte della roccia subisce la dolomitizzazione, per esempio i cristalli più piccoli, mentre quelli più grossi ed eventuali fossili mantengono la loro natura calcitica, magari ricoperti da una sottile pellicola di dolomite. Oppure può essere dolomitizzata tutta la struttura della roccia tranne la pasta di fondo.


La dolomitizzazione distrugge spesso i fossili contenuti nei sedimenti, nonchè le tessiture originarie.

Il processo di dolomitizzazione può avvenire in diversi modi. Il processo più importante è dovuto ad una reazione chimica di doppio scambio tra i sali di magnesio disciolti nell’acqua ed il carbonato di calcio dei calcari marini (solitamente dovuto ad accumulo di gusci, scheletri e parti calcitiche di piccoli invertebrati quali coralli, briozoi, echinidi e molluschi).

Si tratta insomma di una sostituzione metasomatica di ioni calcio con ioni magnesio, per azione delle brine ipersaline (acque ricche di sali di vario tipo, prossime alla precipitazione) sui sedimenti calcarei. Tale tipo di dolomitizzazione ha interessanto frequentemente ed abbondantemente gli antichi calcari di scogliera, soprattutto nelle parti più profonde.

Un altro processo di dolomitizzazione può avvenire, in modo indiretto, per azione delle acque d’infiltrazione sotterranea, che erodono e dissolvono il carbonato di calcio (più solubile), originando le così dette dolomie vacuolari, ricche di vuoti.