Vorrei sapere che algoritmo usano la miriade di programmi (ripper) che estraggono dati musicali dai CD audio registrandoli in formato Wav sull’hardisk; e se, indipendentemente dalla veste grafica di ognuno, la qualità della digitalizzazione può considerarsi equivalente. Grazie e complimenti.

I programmi detti ripper hanno lo scopo di estrarre l’informazione sonora
da un CD-Audio e trasformarla in un formato più adatto alla
riproduzione o manipolazione mediante un computer.

Le tracce audio sul CD musicale sono costituite da due canali (per
l’effetto stereofonico) codificati come segnali PCM1 campionati
alla frequenza di 44.1 kHz e rappresentati con 16 bit per campione.
La codifica è inoltre un po’ modificata per consentire un certo grado
di correzione degli errori, in modo da mantenere una buona qualità audio
anche in presenza di graffi e simili.

Ciò che è importante comprendere è che la rappresentazione
del suono contenuto nella traccia del CD è già di tipo digitale e quindi
può essere letta, e magari convertita in formato diverso,
senza perdita di informazione (ovvero mantenendo intatta la qualità
del suono). In particolare il formato WAV per i file audio ha
una struttura in grado
di contenere canali codificati in PCM e quindi si presta naturalmente
all’uso descritto.

Nel trasformare la traccia del CD in formato WAV i
programmi ripper si limitano quindi a copiare i dati digitali che rappresentano il suono
e di conseguenza sono in grado di
fornire tutti risultati di qualità identica.

Diverso è il caso in cui per i files di uscita si utilizzino formati
di tipo compresso (alcuni ripper offrono tale possibilità) come
AC3, MP2 o MP32. In tal caso la perdita di informazione
(ovvero di qualità) è implicita nell’algoritmo usato3,
comunque, a seconda della qualità dell’implementzione degli algoritmi,
ripper diversi potrebbero fornire risultati diversi.

Ringrazio Valerio Cecere per gli utili suggerimenti.


Note

  1. La codifica PCM (Pulse Code Modulation) è un metodo per
    rappresentare un segnale analogico (come una traccia audio) mediante
    una successione di “campioni” (ovvero valori del segnale presi ad intervalli
    regolari) rappresentati mediante numeri espressi in formato binario.

    Il tema della codifica dei segnali in formato digitale è stato già
    trattato in precedenti risposte, in particolare:


    http://www.vialattea.net/esperti/php/risposta.php?numero=3200


    http://www.vialattea.net/esperti/php/risposta.php?num=3366

  2. Ulteriori dettagli sulla compressione dei segnali audio possono essere
    trovati in una precedente risposta:


    http://www.vialattea.net/esperti/php/risposta.php?num=8458

  3. In genere gli algoritmi di compressione prevedono la possibilità
    di selezionare diversi livelli di compressione, ma a maggior
    livello di compressione corrisponde una minore qualità del suono.