Cosa ne pensate del lavoro di Marco Todeschini (grande scienziato e ingegnere bergamasco, antagonista di Einstein)? Era del tutto sbagliata la sua idea di universo formato di etere rotante o si salva qualcosa? Esiste una confutazione seria e formale delle sue teorie?

Gli elementi fondamentali del pensiero di Todeschini mi paiono i seguenti: la natura è semplice e concreta ed è quella che i nostri sensi sperimentano. Essa è sostanzialmente fatta di materia che interagisce attraverso forze di contatto, che generano vortici responsabili della gravità e delle altre forze che osserviamo in natura. La fisica è cosa molto concreta ed è bene guardarsi dalle inutili astrazioni tipiche della scienza del novecento (relatività, meccanica quantistica).
Nella sua opera T. sostiene di essere in grado di dimostrare le formule della relatività e della teoria dei quanti partendo dai principi fondamentali del suo meccanicismo cartesiano (ci sono elogi per il grande filosofo francese). Inoltre si fa menzione della possibilità dell’interazione tra la psiche e la materia e che la mente possa agire sugli oggetti. Questa campo di indagine viene chiamato psicobiofisica. Si parla anche di un motore azionato dall’energia sprigionata dall’etere, in grado di muoversi senza spesa energetica da parte dell’uomo.


Marco Todeschini

Premetto che quanto scrivo nel seguito è una mia opinione personale, specialmente per ciò che riguarda il modo in cui gli scienziati valutano le loro teorie.
Cominciamo proprio da questo punto.
Credo che le teorie scientifiche vengano giudicate, ed eventualmente scartate, in base a certi criteri di valutazione. Ne cito tre: a) l’accordo coi dati sperimentali, b) la coerenza logica della teoria, c) la “bellezza” della teoria.
I criteri a) e b) sono oggettivi e pressoché universalmente accettati, mentre il criterio c) è soggettivo e quindi da molti scienziati non viene preso in considerazione. Nonostante ciò mi sono permesso di citarlo, perché credo che in certi ambiti della fisica di grande interesse (teorie di campo unificato, stringhe, etc.) in cui manca la possibilità di confrontare la teoria con i dati empirici il criterio c) giochi un ruolo molto importante.
Per valutare la teoria di Todeschini penso che sia sufficiente il criterio a). Proviamo a confrontare le teorie di T. e della gravitazione universale di Newton, relativamente all’accordo coi dati sperimentali.
La teoria di Newton supera brillantemente il test. Anche se essa è corretta dalla relatività generale di Einstein, l’accordo con le osservazioni è eccellente, nell’ambito in cui la teoria è applicabile, cioè per corpi macroscopici che si muovono lentamente rispetto alla velocità della luce. La stessa cosa non si può dire per la teoria dei vortici. Infatti l’etere non è stato mai osservato e neppure i vortici che sarebbero da esso generati. Inoltre, per far sentire il loro effetto a grande distanza i vortici non dovrebbero perdere energia, in altre parole l’etere dovrebbe essere un mezzo meccanico non dissipativo oppure si dovrebbe continuamente immettere energia nell’universo, cosa che T. propone e che risulta difficile da accettare.
Una parte del pensiero di T. riguarda la possibilità che la materia possa essere influenzata dalla psiche. Questa nuova scienza (?) prende il nome di psicobiofisica. Non mi risulta che esista alcun esperimento che dimostri chiaramente l’esistenza di un’interazione tra la psiche e la materia. Anche questa teoria sembra quindi in disaccordo con le osservazioni.

Il fatto che la teoria di T. sia in palese conflitto coi dati sperimentali la rende poco interessante agli occhi della comunità scientifica. Per questo motivo è probabile che gli scienziati non si siano neppure curati di confutarla in modo formale.