Vorrei sapere che cosa potrebbe succedere se un meteorite di raggio superiore a quattro metri, cascasse sulla Terra? Quante probabilità ci sono che possa cadere sulla Terra ferma? E quante ve ne sono che possa cadere in un oceano? Indicare eventuali conseguenze in entrambi i casi.

Le probabilita’
di caduta di un meteoroide e’ uguale in qualsiasi luogo della Terra, pertanto
visto il rapporto esistente tra la superficie occupata dai mari e dagli
oceani, con quella occupata dalle terre emerse si giunge alla conclusione
che un meteoroide ha il 29% di possibilita’ di cadere nelle terre emerse
ed il 71% di possibilita’ di cadere negli oceani/mari.

Le conseguenze
che si potrebbero verificare in seguito alla caduta di un grosso meteoroide,
sono principalmente determinate da:
a) Energia liberata, tenendo presente che trattandosi di energia cinetica,
questa e’ uguale alla meta’ della massa del meteoroide moltiplicata per
il quadrato della sua velocita’; quest’ultima compresa tra i 12 e i 72
Km/s
b) Altezza atmosferica dove la maggior parte dell’energia e’ liberata;
cio’ puo’ dipendere, sia dalla velocita’ ed angolo d’entrata in atmosfera,
che dalla densita’ media del meteoroide, considerando che quest’ultima
puo’ variare da circa un quarto della densita’ dell’acqua, per certi meteoroidi
di origine cometaria, sino ad arrivare, per gli asteroidi ferrosi, a densita’
circa 30 volte maggiori. Corpi di oltre il centinaio di tonnellate che
siano compatti e densi, dotati magari di una velocita’ non troppo elevata,
possono attraversare l’atmosfera e urtare la superficie terrestre, esplodendo
e generando un cratere che generalmente puo’ avere un diametro di circa
15-30 volte quello del meteoroide.
Nel caso in cui l’urto avvenga in mare/oceano puo’ svilupparsi un tsunami,
con delle onde simili a quelle provocate da un maremoto.

Uno
tra i più famosi crateri meteoritici, e’ quello che si trova vicino Flagstaff,
Arizona, ha un diametro di circa 1200 m, ed una profondita’ di 180 m.
Probabilmente ha avuto origine circa 50.000 anni fa, in seguito all’urto
di un meteoroide ferroso di 40-50 m, che ha liberato un’energia pari a
quella ottenibile dall’esplosione di diversi milioni di tonnellate di
tritolo. Meteoroidi poco densi o dotati di velocita’ elevate, anche se
di massa assai superiori al centinaio di tonnellate, possono esplodere
prima di toccare il suolo disperdendo l’energia e il pulviscolo, generato
dalla completa disgregazione del corpo, in atmosfera.

L’esempio
piu’ significativo dell’esplosione in atmosfera di un meteoroide e’ senz’altro
rappresentato dal fenomeno che si e’ verificato in Siberia, verso le 7
del mattino del 30 giugno 1908, dove un meteoroide di qualche decina di
metri e’ esploso ad 8,5 Km d’altezza, proiettando al suolo un’onda d’urto
e di calore, che ha sradicato alberi ed incendiato oltre 2000 Km 2 di
foresta. Nell’esplosione si calcola sia stata liberata un’energia pari
a 20 volte quella della bomba atomica di Hiroshima. Il pulviscolo derivato
dall’esplosione del meteoroide si e’ disperso in atmosfera provocando
per alcuni giorni una notevole luminescenza del cielo notturno sia in
Asia che in Europa. Fenomeni simili a quello che si e’ verificato in Siberia
nel 1908, anche se in scala molto piu’ piccola, sono abbastanza frequenti
ne e’ un esempio il bolide che nella notte del 19 gennaio 1993, ha illuminato
a giorno gran parte della nostra penisola, violente detonazioni hanno
fatto vibrare i muri delle case in una vasta area della Romagna. Per fortuna
il meteoroide, probabilmente di alcune centinaia di tonnellate, e’ esploso
a circa 30 Km d’altezza disperdendo un’energia pari all’esplosione di
14000 tonnellate di tritolo.

Le probabilita’
d’impatto dei meteoroidi con la Terra sono ovviamente tanto piu’ basse
quanto piu’ grandi sono le dimensioni dei corpi che si prendono in considerazione
Meteoroidi di qualche metro entrano nell’atmosfera terrestre piu’ volte
l’anno, invece quelli di 50 m possono avere una frequenza di uno ogni
1000 anni. Piccoli asteroidi di circa 1 Km che scontrandosi con il nostro
pianeta, oltre che produrre una totale devastazione in un’ampia area attorno
al punto d’impatto, possono mettere in serio pericolo gran parte degli
esseri viventi su tutto il pianeta, statisticamente possono verificarsi
ogni 40 milioni d’anni.