Come mai lo spostamento della linea degli apsidi che abbrevia a 21000 anni il periodo della precessione luni-solare allunga da 50” a 61” d’arco l’anticipo degli equinozi?

L’affermazione del lettore è errata, ma possiamo senz’altro comprendere la confusione
perché solitamente questi concetti non vengono adeguatamente chiariti da libri o riviste.

La figura seguente illustra l’orbita terrestre, la cui eccentricità è stata esagerata per poter apprezzare l’inclinazione della linea degli apsidi, ovvero l’asse maggiore dell’ellisse. Il piano della figura
è l’eclittica ed il riferimento implicito è quello delle stelle fisse.

Possiamo misurare la lunghezza dell’anno in modi diversi, a seconda del riferimento che assumiamo. Il tempo impiegato dalla Terra per tornare nella stessa direzione rispetto alle stelle fisse è detto anno siderale e dura 365,2563 giorni. Tuttavia il ciclo delle stagioni, che regola il calendario, si compie in un periodo più breve perché il punto di riferimento (punto gamma) per il calcolo della durata del ciclo delle stagioni si sposta “correndo incontro” alla Terra e dunque l’anno tropico dura solo 365,2422 giorni. Vi è poi l’anno anomalistico che è il periodo impiegato dalla Terra per percorrere l’ellisse, ma dato che l’asse maggiore si sposta “fuggendo” dalla Terra, la durata è maggiore della durata dell’anno siderale: 365,2596 giorni. Ciò fa sì che la data del perielio, attualmente al 3 gennaio, ritardi leggermente di anno in anno.

La precessione
lunisolare sposta il punto gamma lungo l’eclittica di 50″,3 ogni anno rispetto alle stelle fisse. Il periodo della precessione è dunque

anni

Come già detto, a causa dell’influenza gravitazionale degli altri corpi del sistema solare, l’asse maggiore dell’orbita terrestre ruota in senso opposto alla precessione lunisolare e si sposta di 11″,6 ogni anno rispetto alle stelle fisse.
Dunque la linea degli apsidi si sposta rispetto al punto gamma (che, ricordiamo, definisce il calendario) di 50″,3+11″,6=61″,9 ogni anno, e dunque il periodo di rotazione del perielio rispetto al calendario è di

anni

Dunque il lettore sbaglia perché il periodo della precessione è il “solito” di circa 26.000 anni, il periodo di 21.000 anni invece riguarda la rotazione completa dell’asse degli apsidi rispetto al punto gamma, in altre parole il tempo impiegato dal perielio per tornare in una certa data dell’anno.