Salve! Vorrei sapere se esistono delle tecniche di indagine chimiche e microbiologiche sul suolo? Se si, quali sono?

Il terreno agrario, cioè destinato culture è analizzato attentamente e sotto vari aspetti per conoscerne le caratteristiche e quindi l’attitudine a ricevere specifiche coltivazioni.
La prima analisi serve a determinare la struttura fisica del terreno  la “tessitura “ è la costituzione granulometrica del terreno. Essenzialmente la tessitura è l’insieme di gruppi di materiali distinti per dimensioni.A questo proposito la “ Società Internazionale del Suolo “ ha proposto questo schema :

Dimensioni delle particelle Frazione granulometrica in millimetri
> 2 Scheletro (ciotoli,ghiaia)

2 – 0,2 Sabbia grossa

0,2-0,02 Sabbia fine

0,02-0,002 Limo

< 0,002 Argilla

Sabbia grossa,sabbia fine,limo e argilla costituiscono la terra fine.
Lo scheletro,la sabbia ed il limo derivano dal substrato pedogenetico attraverso semplici
procedimenti di degradazione fisica.L’argilla ,invece, è quasi totalmente costituita da
minerali fillosilicatici derivanti da una trasformazione della roccia madre.
Si chiama “ stato di aggregazione “ il modo con cui le varie parti si legano tra loro.
Fanno parte di queste analisi la determinazione del peso specifico,della porosità (volume
degli spazi vuoti),ed il grado di stabilità dei micro e macroaggregati .
Responsabili del processo di aggregazione sono i colloidi argillosi,gli idrossidi di Fe
e Al,le sostanze umiche e altre sostanze organiche prodotte radici e microrganismi del
terreno.Questi aggregati o “grumi del terreno” formano una “rete”che intrappolano
la sabbia ed il limo.Contribuisce in modo determinante alla stabilità degli
aggregati la sostanza organica.
Andando avanti nella descrizione della analisi del terreno troviamo la “porosità”.
Macroporosità è l’insieme dei vani vuoti aventi un diametro maggiore di 8 micron
( è massima nei terreni sabbiosi e minima in quelli argillosi ).In questi pori maggiori
di 8 micron,l’acqua irrigua o piovana,scorre rapidamente verso il basso .Questi pori
impediscono il ristagno dell’acqua in superficie e sono responsabili dell’ossigenazione
del terreno.
La microporosità è formata dai pori con diametro minore di 8 micron (massima nei
terreni argillosi e minima in quelli sabbiosi ): trattiene l’acqua per lunghi periodi
e favorisce la migrazione dell’acqua dagli strati profondi più umidi a quelli
superficiali più secchi.Le caratteristiche culturali di un terreno sono tanto
migliori quanto maggiore è la porosità ( minimo 40% ).
Capacità idrica massima = quantità d’acqua che un terreno può contenere quando
sono riempiti tutti gli spazi vuoti,sia quelli dei micropori che quelli dei macropori..
Capacità idrica di ritenzione = quantità massima di acqua che un terreno può
trattenere opponendosi alla forza gravitazionale..
Varia in funzione della tessitura ,massima nei terreni argillosi ,minima in quelli
sabbiosi.Struttura e presenza di sostanza organica possono sopperire alla
mancanza di una buona tessitura.
Nel terreno l’acqua migra e va dalle zone a pressione maggiore a quelle a pressione
minore.
Il Ph definisce l’acidità o la basicità di un terreno :esso indica l’idoneità del
terreno a ospitare le diverso culture vegetali e fornisce informazioni importanti
sulla solubilità degli elementi per la nutrizione delle piante e alcune proprietà
del suolo.
Per quanto riguarda la nutrizione delle piante,nel terreno sono ricercate
la quantità di Carbonio,Azoto ,Potassio,Ferro,Calcio,Boro,Zolfo, Manganese,
ed altri elementi che completano il quadro delle analisi chimicho-fisiche di
un terreno.
I microrganismi sono rappresentati da :batteri,funghi,attinomiceti,alghe e
protozoi.L’attività microbica è più abbondante negli strati superficiali
dove è maggiore la presenza di ossigeno e di sostanza organica ed in
vicinanza delle radici delle piante.
Fra i molti batteri presenti nel terrene,alcuni sono chemoautotrofi,
e utilizzano solo uno o un piccolo gruppo di composti per l’ottenimento
dell’energia necessaria al proprio fabbisogno metabolico.Così determinano
la traformazione ossidativa di importanti elementi nutritivi ,rendendoli più
facilmente assorbibili da parte delle piante.Si possono ricordare l’ossidazione
dei composti azotati,l’ossidazione dello zolfo ad acido solforico,l’ossidazione
dello ione ferroso a ferrico.
I funghi servono per la decomposizione e umificazione della sostanza organica.
Attinomiceti: sono classificati tra i batteri,ma tuttavia hanno caratteri intermedi
tra i batteri ed i funghi.Sono unicellulari come i primi,e formano ife filamentose
come i secondi.In concorrenza con batteri e funghi,anch’essi concorrono
alla decomposizione e umificazione dei composti organici nel terreno.
Alghe : organismi fotosintetici contenenti clorofilla e non hanno bisogno
di sostanza organica preformata per sopravvivere ,colonizzano le roccie
e iniziano i processi pedogenetici.
Protozoi :la loro presenza dipende dalla sostanza organica preformata.
Si chiamano saprozoici quando si nutrono di sostanze organiche solubili
e sostanze inorganiche,olozoici quando si nutrono direttamente di cellule
microbiche viventi. Questi ultimi sono i più diffusi nel terreno e si nutrono
di batteri.

Per entrare nei dettagli tecnici delle analisi chimiche,consultare :
“Metodi ufficiali di analisi chimica del suolo “ D.M. 11/5/1992